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31 luglio 2017

Profumi e sapori della montagna in estate

31 luglio 2017
Sara De Colle

Profumi e sapori della montagna in estate

Le mie montagne odorano di abeti e di resina, di muschio bagnato dalla rugiada. Profumano di boschi e di prati ricoperti da crocus e ciclamini. Il verde s’infonde nelle narici e rigenera i polmoni e lo spirito.

La montagna d’estate non è fatica: è lenta conquista del benessere. Io quando ci vado mi sento libera e mi estraneo da tutto. Sono avvolta dal silenzio rotto unicamente dal ronzio delle mosche o dal frinire dei grilli. E se poi mi fermo a dormire in un rifugio, non c’è emozione più grande dell’osservare al buio la volta celeste o ammirare l’alba dai mille colori e sfumature.

E se siete pigri o impossibilitati a camminare, potete anche arrivare in macchina ad una delle tante malghe presenti in regione. Qui, dove le “mucche vanno in vacanza”, si respira l’odore del latte appena munto che poi viene sapientemente lavorato e trasformato dal malgaro ora in çuç (o “formadi di mont”, formaggio di malga), ora in scuete (ricotta), ora in spongje (burro).

Come posso descrivervi questi sapori?

Dovete solo provarli negli agrodolci cjarsons, nel morbido o croccante frico o nel gustoso toc’ in braide. E come spuntino o dolce finale basta anche una ricottina appena fatta, ancora tiepida, accompagnata da una marmellata di frutti di bosco, ovviamente raccolti nei dintorni della malga. Solo così assaporerete un po’ il mio Friuli.

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Sara De Colle

Sono una “torzeona” nata, una girovaga che, malgrado ami viaggiare e conoscere il mondo, ritiene che non ci sia posto eguale alla sua terra, il Friuli Venezia Giulia.

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