I laghetti rossi di San Lorenzo Isontino, angolo di pace

Dal bosco al paradiso attraverso una scala a pioli di 14.5 km: “il Crostis”
Il Friuli Venezia Giulia è da sempre identificato come la regione dello Zoncolan. Ebbene, seppur attraverso la mia professione io debba scalare questo mostro più di 16 volte in una stagione, come non mancherò di raccontarvi nelle mie Experience, quello che da sempre ruba il cuore mio e di qualsiasi altro ciclista su strada non è il cosiddetto Kaiser Zoncolan, bensì il Crostis. Scalare questa montagna è come firmare un contratto con il diavolo e avere la consapevolezza che sarà lui a portarci in paradiso.
Metafora bizzarra, ma che rende l’idea di chi vuole intraprendere un lungo viaggio attraverso una delle salite più impegnative di questa regione, che lo porterà a pedalare in un toboga d'asfalto, le cui pendenze raramente scendono sotto al 10%, toccando punte del 18% nella sua parte finale. Se questo può far capire perché ho scritto "farsi accompagnare dal diavolo", è ora che vi spieghi come si mostrerà il paradiso in tutta la sua sfolgorante bellezza.
La fatica di questa ascesa viene infatti ripagata, dopo aver sbuffato tutta la vostra fatica per km e km sotto una delle abetaie più imponenti della Carnia, con uno dei panorami più incredibili che voi abbiate mai visto. 12.5 km di sfinito silenzio, di pensiero profondo, che vi farà conoscere qualsiasi parte del vostro io. Una spremuta di cuore, coperti dall'ombra della conifera, per poi uscire allo scoperto ed affacciarsi su tre tornati vista cielo che affettano il cuore in quattro a causa di un colpo d'occhio che rimarrà nella vostra mente per tutta la vita.
Seppur in quel momento il vostro cardio vi parlerà di valori fino a quel momento sconosciuti al vostro corpo, l’emozione che avrete in quell’attimo, sarà l’unica motivazione che potrete dare a questi parametri sballati. Arrivare ai 2000 mt guidati dai fischi delle marmotte e fermarvi in cima al Crostis sarà semplicemente come decretare la realizzazione di quanto più bello voi possiate immaginare in un’attività chiamata ciclismo.
Un’attività che qui in Carnia pratico percorrendo più di 25.000 km l’anno e scalando tutte le sue meravigliose 49 salite che la rendono patrimonio mondiale del ciclismo da strada.
Un abbraccio e un milione di Km da me.
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