Cividale del Friuli: immersione culturale con "Indian Spirit" al Parco Acrobati del Sole

Son tornati! Son tornati!!!
É questo quel che abbiamo esclamato all’inaugurazione del sentiero lungo il Torrente Bartolo, denominato “Weidachweg” che tradotto letteralmente significa sentiero dei salici d’acqua, data la presenza di queste ma anche di molte altre piante rigogliose…
La leggenda narra che i Bergmännchen, gnomi dal grande cappello conico rosso e folta barba bianca, molto laboriosi, abitassero e proteggessero le pendici del Monte Priesnig. Sempre molto schivi dal farsi vedere e dalla luce del sole, gli gnomi un bel giorno scomparvero… ne rimasero solo le storie che narravano dei loro mestieri, della loro golosità per il succo di mela e la marmellata di rosa canina. Se ne auspicava il ritorno e questo è avvenuto grazie all’impegno e alla passione dell’assessore al turismo del Comune di Tarvisio che, in primis, ha visto l’importanza di tramandare ai bambini le storie vive nel territorio (mi correggo, anche per coloro che, non più bimbi anagraficamente, lo rimangono nel cuore e con queste storie sognano e ringiovaniscono).
É stato così realizzato un piacevolissimo sentiero, prettamente pianeggiante, a misura tanto di bimbi che di passeggini. Il sentiero costeggia il torrente Bartolo e porta dalla zona di Tarvisio Basso in Via Torrente sino all’inizio del centro cittadino nella zona dei Campi da Sci Duca D’Aosta. Ovviamente l’attrattiva sono proprio le numerose riproduzioni degli gnomi che abbelliscono e ti accompagnano lungo tutto il percorso. Quest’ultimo peraltro può essere imboccato anche in senso inverso ed è arricchito da qualche panchina per una sosta o un pic-nic ed un’area attrezzata con scivolo ed altalene.
Abbiamo detto molto operosi e quindi vi troverete lo gnomo pescatore, il cacciatore, il contadino, il mastro birraio, il pittore, il fabbro, il cuoco… e come ogni comunità che si rispetti c’è anche il dormiglione che in un’altra storia si chiamava “Pisolo”…
Quello che si apprezza durante il percorso è proprio quest’idilliaco connubio tra natura e fiaba. Il campanile di Tarvisio che svetta sempre e ti accompagna lungo il percorso, lo scrosciare dell’acqua del torrente Bartolo e, soprattutto, le esclamazioni felici dei bambini che si fiondano a caccia dei nani dicendo “ Eccolo là un altro! “