Patrizia Causero
Una domenica tra Dacia Arena e prosciutto di San Daniele
15mar2019
Nel secondo dei due lotti è possibile visitare un’altra piccola caverna adibita a riparo per la fanteria e il ripiano della baracca delle pattuglie, ovvero il punto di ritrovo e di partenza dei soldati diretti nell' abitato di Pontafel con lo scopo di ottenere informazioni utili del nemico e catturare prigionieri. A meno di cento metri più avanti troviamo una sorgente realizzata dal 149 Landsturm e riporta la frase in tedesco “Tu sorgente, incastonata da mano di guerriero, disseta il viandante in terra di Carinzia”. Il percorso scende a valle verso il rio Bombaso verso Pontebba in quella che un tempo era la vecchia strada per passo Pramollo e volendo si può raggiungere a piedi l'abitato oppure è possibile ritornare al parcheggio principale percorrendo a ritroso il parco tematico.
Il nuovo progetto vedrà interessate varie associazioni enti pubblici e singoli individui. Saranno realizzate infatti le due baracche/ricoveri della fanteria austriaca presenti nel vecchio lotto del parco tematico sotto una grande parete rocciosa. In particolare verrà realizzata la “Villa Furchterlich” e l'“Hubertusheim”: due piccole baracche in legno e carta catramata che, come tante altre, costituivano i principali ripari di milioni di soldati della Grande Guerra. Costruite con l'aiuto delle immagini dell'epoca e finanziate con il contributo di privati e il Comune di Pontebba, daranno la possibilità ai visitatori di osservare in ogni dettaglio le condizioni di vita quotidiana dei fanti e artiglieri del glorioso 7 reggimento Khevenhuller, il 4 fanteria e 149 Landsturm, reggimenti che in contrapposizione al 134 reggimento fanteria Benevento, 6 Reggimento Bersaglieri e Ottavo Alpini assieme a tanti altri hanno combattuto su queste montagne.
Gli interni di queste baracche conterranno arredamenti e fotografie realizzate il più fedelmente possibile all' epoca così da colpire nel più profondo ogni visitatore. Inoltre all' interno di uno dei due ricoveri sarà posizionato un pannello descrittivo dedicato al natale al fronte passato da un soldato della Grande Guerra e da un soldato della Naja oltre a immagini d' epoca.
I lavori richiederanno un grandissimo sforzo fisico ai diversi volontari che si sono già messi a disposizione gratuitamente. Non vi resta che seguirci sulla nostra pagina Facebook “Quello che le montagne restituiscono” e visitare i nuovi manufatti e l'intera vallata.
Scopri le proposte e le offerte su questa experience in Friuli Venezia Giulia.
Patrizia Causero
Stefano Tomada
Fabiana Lovato
Anna De Marco