
“Say cheese!” sull'Altopiano del Montasio

Estate calda quella appena trascorsa e per rinfrescarsi, distraendosi dal tram tram lavorativo non resta che andare in montagna per stare a contatto con la natura. Finisco di lavorare e alle 18 sono già che mi dirigo verso Gemona del Friuli dopo aver recuperato Duke, il mio fido cane che mi accompagna in tutte le escursioni.
Trenta minuti e sto già parcheggiando nei pressi del Duomo, attraverso a piedi la galleria in direzione Artegna e sulla sinistra trovo le indicazioni per il Troi dai Cincent ovvero “Sentiero dei 500”, così chiamato per l’importo, appunto 500 lire dell’epoca, che costituiva il salario percepito per la creazione dello stesso.
Imbocco il sentiero e capisco subito che non sarà una semplice passeggiata, le pendenze sono importanti ma il fondo è molto largo e ben mantenuto. Qualche tornante e subito ci troviamo in quota, davanti al primo bivio teniamo la sinistra, pochi metri e siamo già al primo ghiaione, finestra naturale su Gemona, i monti circostanti (Brancot, San Simeone ecc.) e tutta la pianura friulana…mi fermo e scatto alcune foto di rito.
Da quel momento in poi il sentiero diventa più dolce e panoramico in un proseguo di saliscendi e scorci anche sul Monte Chiampon, poi si inoltra nel bosco costeggiando le rientranze naturali del versante fino ad incontrare un manufatto: il “Crist di Siere”, dietro il quale trovo la strada asfaltata che sale a malga Cuarnan e Sella Foredor. La imbocco in discesa e poco dopo si riprende il sentiero che riporta verso Gemona; questo incrocerà più volte la strada stessa, per poi lasciarla definitivamente costeggiando lo spigolo del Monte Glemine, classica via di roccia molto frequentata anche da arrampicatori alle prime armi.
Lasciato l'attacco della via in poco siamo già alle spalle del Duomo di Gemona e oltrepassando un varco in pietra delle mura troviamo la macchina.
Il percorso completo misura una distanza di circa 6 km per un dislivello totale di 500 m, si raggiunge una altitudine massima di 700 m sul livello del mare. Il percorso è molto remunerativo dal punto di vista del panorama in quanto un buon tratto si sviluppa in costa con punti panoramici che offrono scorci sulla pianura friulana. Per chi volesse, poco prima del Crist di Siere, in prossimità di un piccolo guado, c'è un sentiero sulla destra che porta ancora più in quota, attraversando varie volte la strada asfaltata, da cui si può raggiungere il ricovero Elio Pischiutti o la chiesetta del Redentore sul Monte Cuarnan che offrono una vista unica sull’intera pianura friulana e se la giornata è tersa e nitida si può intravedere anche la laguna.
Per i più allenati il tracciato si presta molto per essere percorso anche di corsa, effettuando così un buon allenamento di trail run.
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