Frequento questa città da quando sono nata ed è proprio in questo weekend che ho visto la Pordenone che mi entusiasma e che mi fa essere fiera e orgogliosa.
Tra le vie storiche in questi quattro giorni si sono susseguiti conferenze, eventi di ogni tipo, e per ogni età. I teatri si sono riempiti più e più volte, ospitando persone comuni, sia sul palco che in platea. Ebbene sì, tutti i personaggi di cultura si sono messi a nudo tra domande e letture raccontando il loro lavoro, la loro passione, le loro idee. Forse è proprio questo che mi affascina di Pordenonelegge: leggiamo libri, articoli, guardiamo film, ascoltiamo radio pensando agli artisti che ci sono dietro come a delle figure mitologiche e invece con questo festival trovi lo scrittore di cui hai letto tutti i libri sul palco a parlare della sua vita quotidiana, dell’ultimo libro che ha scritto, di come si scrive, di come nascono le idee che finiscono nero su bianco.
Le distanze si annullano in pochi giorni a Pordenone.
Non è mai troppo tardi, questo il motto dell’edizione 2017 che lascia un punto di domanda: per cosa non è mai troppo tardi? Per leggere? Per scrivere? Per vedere una Pordenone così? Sono proprio questi punti di domanda che mi hanno portata in questi giorni a partecipare a questo festival da vicino. Oltre alle conferenze con vari temi, ho avuto il piacere di visitare la galleria Harry Bertoia con disegni in acquarello della città, palazzo Ricchieri il più antico del centro storico e per la mia prima volta il simbolico Municipio.
Da assidua frequentatrice della città, per una volta l’ho vissuta da turista ed è stata un’emozione unica.
Find out about the ideas and offers for this experience in Friuli Venezia Giulia