La mia prima esperienza con le "Botteghe del Sapere" di Conoscenza in Festival è stata davvero super positiva, mi è molto piaciuta l'idea di trasformare ben ventidue esercizi commerciali del centro storico di Udine in luoghi in cui far incontrare due mondi apparentemente distanti come la cultura e il commercio.
Quanto ho vissuto è stata una sinergia ben rodata e funzionante fra l'università e il tessuto commerciale cittadino che ha dato vita a dei momenti di confronto culturalmente molto stimolanti. Impossibile non citare l'incontro intitolato "Bassa Friulana, Carso e Alpi Giulie. Paesaggi e percorsi di carta". Durante la conferenza, tenutasi venerdì 30 giugno all'interno del negozio di vestiti Elena Mirò e magistralmente condotta da Ilvano Caliaro e Roberto Norbedo, il nutrito pubblico ha potuto apprezzare un bellissimo viaggio sul nostro territorio regionale che è stato raccontato attraverso le opere di grandissimi autori come l'irredentista Scipio Slataper e il poeta Biagio Marin. Partendo da Trieste, passando per Gorizia e Grado e concludendo a Udine la conferenza è stata un turbinio di emozioni, vicende e racconti che hanno reso protagoniste indiscusse la storia e la vivacità culturale del Friuli Venezia Giulia.
Un altro momento molto interessante del festival è stato il "Job Breakfast" di sabato 1 luglio, una colazione di lavoro seguita da colloqui di selezione nella splendida cornice della centralissima piazza Libertà di Udine. L'evento è stato molto partecipato e ha concesso a laureati e studenti dell'ateneo friulano l'opportunità di consegnare il proprio curriculum vitae ai referenti delle diciannove aziende partecipanti per provare ad aggiudicarsi una delle decine di posizioni lavorative disponibili.
Sempre nella mattinata di sabato 1 luglio ho seguito altre due conferenze molto interessanti. Durante l'incontro intitolato "La prima torre dell'orologio del castello di Udine", coordinata dai giovanissimi Davide Dalla Pria e Tommaso Vidal e svoltasi all'esterno del negozio Bortolin Gioielli, è stato approfondito il rapporto fra la torre dell'orologio e la città grazie alla documentazione resa disponibile dall'antico Comune di Udine. Ho trovato davvero intriganti alcune curiosità legate ai mastri orologiai che dal medioevo in poi hanno impiegato le più variegate tecniche artigiane per realizzare i meccanismi dell'orologio.
Un'altra conferenza davvero originale è stata quella condotta da Simonetta Minguzzi all'interno del negozio Eccofatto e intitolata "Un giorno in un castello medioevale". La professoressa Minguzzi, con l'ausilio di diverse fotografie e di alcuni dipinti illustrati a video, ha esaurientemente raccontato tutti gli aspetti della vita quotidiana in tipico castello friulano medioevale: dalla caccia al tempo libero, dall'illuminazione all'igiene personale, fino agli arredi e la cucina del castello. Davvero un'ottima occasione per venire a conoscenza del fatto che anche i nostri antenati amavano il ballo con la musica dal vivo, o anche la dama e il gioco dei dadi.
In conclusione posso certamente affermare che le Botteghe del Sapere mi hanno davvero entusiasmato. Sono un bellissimo modo nuovo di intendere commercio e cultura, due mondi che solo apparentemente sembrano distanti fra di loro ma che in realtà sono assolutamente parte integrante l'uno dell'altro.