Visco
Visco, il cui nome si fa derivare dallo slavo "vicek" (sommità), si trova al limite nord della Bassa friulana.
Testimonianze di presenza umana attiva risalgono a più di 3.800 anni fa, ma il più antico cenno all'attuale paese di Visco risale al 1154, quando viene ricordato il Vicarius Oliverius.
Durante il periodo patriarcale rimase feudo dei Patriarchi di Aquileia, dipendendo dalla Gastaldia di Aiello.
Tra il XVII e il XVIII secolo vennero realizzate la Cappella di Ognissanti in cimitero (1848), la chiesetta di Sant'Anna (1867) - luogo di particolare devozione da parte delle donne incinte - la dogana e l'attuale "Al Vecchio Confine".
Nel 1917, in seguito alla disfatta di Caporetto, nacque Borgo Piave, creato da 400 profughi di paesi lungo il fiume dell'altro fronte, accolti in venti baracche di un ospedale militare.
Il comune ha voluto ricordare quest'evento erigendo un monumento a memoria dei defunti. Da notare il portone originale del cimitero aperto sulla piramide, simbolo di immortalità, e la scritta latina "In bello hostes, in morte fratres hic requiebant in pace" (Nemici in guerra, fratelli nella morte, qui riposarono in pace).
La Seconda Guerra Mondiale viene qui ricordata per la costruzione di un campo d'internamento in grado di ospitare circa 10.000 persone. Una lapide, sulle mura della Cappella di Ognisanti, ricorda l'ingiustizia sofferta dagli internati civili della ex Jugoslavia morti nel campo di concentramento.