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Grotta Priamo - Stazione 1

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Questa cavità (conosciuta anche come Grotta della Mandibola) è la prima tappa del Parco, facilmente raggiungibile abbandonando all'altezza del totem il sentiero principale e seguendo per alcuni metri la traccia in mezzo alla vegetazione che si stacca sulla sinistra.

Si tratta di una grotta abbastanza piccola, lunga una ventina di metri e profonda circa 8 metri, utilizzata dai soldati per ripararsi. Come per moltissime altre grotte del Carso triestino e isontino, anche questa venne riadattata per scopi militari modificando l'apertura e gli spazi interni in modo da permettere ai soldati di entrare ed uscire velocemente.

A seguito dei recenti lavori, si possono vedere benissimo il muretto all'ingresso e gli scalini che permettono di accedere alla stanza principale, alta circa 2,5 metri e larga altrettanto. Le pareti annerite sono una prova di come all'interno di questa grotta fossero accesi fuochi e venissero utilizzati esplosivi per ricavare nuovi spazi, come le nicchie visibili sulla destra.

Per la visita alla grotta si raccomanda di prestare massima attenzione in quanto il fondo potrebbe essere scivoloso e la visibilità scarsa. Importante l'utilizzo di scarpe adatte e di una fonte luminosa.


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