Fontanafredda
Le origini antiche di Fontanafredda sono dimostrate dal rinvenimento di alcune sepolture di età romana imperiale, mentre il termine compare, come Fontanafrigida, in un'attestazione del 1199.
L'attuale Parrocchiale è sorta nel 1847, su un precedente oratorio seicentesco adiacente ad un modesto insediamento sperduto nel vasto feudo dei conti di Porcia e Brugnera, la cui sede parrocchiale era la chiesa si San Giorgio di Villadolt del XVII secolo.
Lo sviluppo di Fontanafredda è recente e strettamente connesso a quello della vicina Pordenone da vincoli ormai di reciproca integrazione.
Le glorie della storia e dell'arte vanno invece cercate nelle frazioni.
Prima fra queste Vigonovo, incendiata dai Turchi bosniaci tra il 30 settembre e l' 1 ottobre; l'ultima e la più spaventosa delle invasioni turche in Friuli, raggiunse qui l'acme della tragedia, con il massacro dell'intera popolazione e per questo, dopo mezzo millennio, le campane suonano ancora a morto la sera di ogni 30 settembre.
La sua antica pieve di Santa Maria, più volte ricostruita nel corso dei secoli, è unica per il materiale usato in edifici di tali linee e dimensioni, cioè il sasso: all'interno vi sono pitture di A.Vicentino (1596), S.Fracchia (XVII secolo) e G.De Lorenzi (XIX secolo).
Il territorio comunale comprende, inoltre, le frazioni e le località di Camolli, Casut, Ceolini, Forcate, Nave, Ranzano, Romano, Talmassons, Vigonovo e Villadolt.