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Monumenti nei Giardini Pubblici

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Giunti nei pressi dei Giardini Pubblici di Gorizia è possibile lasciare la propria automobile e scoprire i tre monumenti dedicati alla Grande Guerra.

Nella centrale Piazza Cesare Battisti (di fronte ai Giardini) è stata collocata una statua dedicata al bersagliere Enrico Toti, morto il 6 agosto 1916 durante la Sesta Battaglia dell'Isonzo. Il monumento risale al 1958 ed è opera dello scultore nonché bersagliere Mario Montemurro. Enrico Toti è raffigurato privo della gamba sinistra, con il classico cappello piumato dei bersaglieri in testa e la leggendaria stampella, lanciata poco prima di morire verso le trincee nemiche. Il basamento posto sotto la statua riporta un'unica frase, "Al Bersagliere Enrico Toti eroe nazionale caduto il 6 agosto 1916".

In Via Cadorna, una delle strade che costeggiano i Giardini, si può ammirare la Statua del Fante. Fu inaugurata nel 1966 per festeggiare il 50° anniversario della conquista di Gorizia durante la Prima Guerra Mondiale ed è una copia identica a quella già posta a Torino cinque anni prima per i festeggiamenti del centenario dell'Unità d'Italia. Il monumento originale venne realizzato dallo scultore Angelo Balzardi su richiesta dall'Associazione Nazionale del Fante che voleva così commemorare quest'arma dell'esercito. Essa è composta da una base in pietra sulla quale è posata una statua di bronzo raffigurante un fante con in mano un fucile. Ai lati della base ci sono due lapidi che ricordano il numero dei fanti caduti in tutte le guerre in nome dell'Italia.

All'interno dei Giardini Pubblici infine, nei pressi di Corso Giuseppe Verdi, è stato posto un busto dedicato a Giorgio Bombi, uomo politico friulano e primo sindaco di Gorizia dopo la fine della Grande Guerra. Convinto sostenitore del liberal-nazionalismo e dell'italianità di queste terre, fu dapprima podestà della città durante l'impero asburgico e poi sindaco dal 1918 al 1934.

Il monumento è molto semplice ed è formato da un busto in bronzo sorretto da una colonna in marmo. Su questa sono state scolpite le seguenti parole: "Giorgio Bombi / senatore e sindaco / preparò e visse / la redenzione / della terra isontina / 1852 - 1939".
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