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Castello medioevale di Partistagno - Chiesa castellana di Sant’Osvaldo

[secoli XII; XV; XVI]

Il complesso castellano di Partistagno è situato su un rilievo che sovrasta Borgo Faris, lungo la strada che da Cividale conduce ad Attimis e sorse sui resti del duecentesco castelnuovo, ceduto dai signori Partistagno in occasione della loro adesione alla Repubblica di Venezia, giurisdizione che garantisce al luogo un periodo di discreta stabilità. È in questo momento che sembra essere edificata la parte “medioevale” del sito, caratterizzata dal palatium munito di finestre a bifora. Circa un secolo più tardi, il castello viene definito “spianato” nei Commentarii di Giovanni Candido, che forse si riferiva alla parte superiore e più antica, che comprende la torre e la domus, abbandonata e già parzialmente in rovina al momento della costruzione del palatium. A questa più antica porzione appartiene la chiesa dedicata a Sant’Osvaldo, oggi apprezzabile nella versione cinquecentesca ad aula unica e facciata sormontata da una bifora campanaria. Il catino absidale accoglie un ciclo pittorico suddiviso in tre fasce: quella superiore raffigurante Cristo Pantocràtor in mandorla circondato dai simboli dei quattro Evangelisti, quella centrale occupata dalle figure dei dodici Apostoli e quella inferiore decorata da un finto basamento in marmo. L’affresco viene attribuito al cosiddetto “Maestro di Partistagno” che operò nel terzo quarto del XIV secolo, con uno stile che manifesta una tarda influenza stilistica della scuola di Vitale da Bologna.

(Testi, raccolta e selezione immagini di Manuela Castagnara Codeluppi)
ph. Giorgio Bianchi, Archivio MCC
ph. Giorgio Bianchi, Archivio MCC
ph. Giorgio Bianchi, Archivio MCC
ph. Giorgio Bianchi, Archivio MCC