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Da San Bartolomeo ai laghetti delle Noghere


 

La costa e l’entroterra e di Muggia, tra natura, storia e splendidi panorami


Il tracciato riprende il tratto iniziale del percorso CAI 1 che attraversa l’intera provincia di Trieste, da Muggia alle risorgive del Timavo; si sviluppa attraversando i rilievi arenacei a ridosso della cittadina istroveneta, offrendo ampli scorci panoramici sul golfo, da San Bartolomeo alla valle delle Noghere, per una lunghezza complessiva di circa 14 km.
L’itinerario lineare vuole agevolare la combinazione escursione- passeggiata/utilizzo dei mezzi pubblici. A tal proposito è stato scelto un percorso che possa essere fatto, partendo (e ritornando) da San Bartolomeo, utilizzando l’autobus urbano.
Dati tecnici:
  • Partenza: San Bartolomeo, Muggia
  • Arrivo: Laghetti delle Noghere
  • Lunghezza: 13,59 km
  • Dislivello: 300 m
  • Quota massima: 203 m
  • Quota minima: 4 m
  • Tempo di percorrenza: 4 ore e 40 minuti (trascurando eventuali divagazioni nel centro storico di Muggia)
  • Cartografia: Carta Tabacco 1:25000 foglio n. 047 - Carso Isontino e Triestino
  • Difficoltà: turistico

Descrizione:
L’itinerario ha inizio dal suggestivo Porticciolo di San Bartolomeo, in prossimità del confine di Stato del Lazzaretto, che è raggiungibile da Muggia mediante la linea di autobus 7.

Quindi, seguendo i segnavia CAI 1 che riprendono in parte la Traversata Muggesana (pannelli illustrativi) si procede in salita percorrendo un tratto di strada asfaltata che, dal livello del mare, si innalza a circa 50 metri di quota, arrivando nella località San Floriano-Ligon. È qui che si abbandona la strada asfaltata e inizia un percorso sterrato (il sentiero dell’Arciduca) caratterizzato dalla presenza di zone prative, ex coltivi e un bosco di rovere-cerro e carpino nero (il bosco di San Floriano).

Lungo questo percorso sono presenti attrezzi per esercizi ginnici e numerose panchine che invitano ad una sosta, sia per ammirare il panorama a 180° sul golfo (dalle falesie di Duino sino alla Val Rosandra) sia per godersi la quiete della natura muggesana.

Il sentiero si immette nella Strada Provinciale 17, di cui si percorre un brevissimo tratto in direzione Sud-Ovest sino a incontrare Strada per Fontanella, attraverso la quale, fiancheggiando ville e case sia di recente sia di antica costruzione, si sale di quota raggiungendo il trecentesco Santuario di Muggia Vecchia (la Basilica di Santa Maria Assunta).

L’antico e ben conservato luogo di culto, situato a circa 168 metri di altitudine, offre uno splendido panorama sul golfo di Trieste a Nord-Ovest e su Muggia, sul colle di Santa Barbara e sui paesi sloveni vicini a Sud-Ovest; costituisce anche un punto di interesse storico-archeologico per i numerosi reperti rinvenuti.
Da Muggia Vecchia il tragitto prosegue fiancheggiando altri edifici in direzione Nord-Est, raggiungendo un altro suggestivo luogo di culto, la Chiesetta di San Sebastiano.

Si tratta di una chiesa architettonicamente molto semplice, realizzata in conci di arenaria (la pietra di Muggia) caratterizzata da un’unica navata. La chiesetta, pur intitolata a San Sebastiano martire, glorifica una statuetta lignea della Madonna con Bambino, che troneggia nel nicchione centrale.
Da questo poggio che domina Muggia è possibile raggiungerne il centro attraverso una scalinata e una successiva strada in “masegno” (denominazione locale dell’arenaria).
Giunti, quindi, nel centro di Muggia (che merita una visita a parte) si risale un tratto di strada asfaltata sino alla frazione di Santa Barbara (collocata a circa a 180 metri di quota). Il tragitto si snoda lungo la via Colarich e quindi, sempre seguendo il segnavia CAI, lungo la Strada Provinciale 16 in direzione Sud/Sud-Est. Lungo questo tratto è possibile ammirare i campi coltivati, gli uliveti e i vigneti italo-sloveni, la sottostante cittadina di Muggia, il colle di Muggia Vecchia a Nord-Ovest e, in lontananza, il Castello di Miramare e la città di Trieste.

Una volta raggiunta la sommità della dorsale, si prosegue in parte su strada asfaltata e in parte su carrareccia; sono presenti alcuni cartelli con le indicazioni per raggiungere i laghetti delle Noghere, la località di Rabuiese e le cave di arenaria. Queste ultime (oggi rimane attiva la cava Renice) rivestivano grande importanza, in quanto sin dai tempi antichi hanno rappresentato un’importante fonte di materia prima – ne sono esempio il teatro di Aquileia e l’acquedotto romano della Val Rosandra – e di attività per gli abitanti della zona.

Dalle cave si scende di quota, procedendo in direzione Est/Nord-Est, e si giunge a Rabuiese. Qui il sentiero sterrato termina, lasciando nuovamente spazio alla strada asfaltata. In questa frazione si cammina costeggiando le case antiche di Stramare, in buona parte ristrutturate. Si tratta di un piccolo borgo in cui ciascun edificio ha il suo appezzamento di terreno coltivato o giardino. Si prosegue al di sotto del viadotto della Grande Viabilità Triestina Lacotisce-Rabuiese, e dopo aver attraversato la strada asfaltata (quella che portava all’ex valico confinario di Rabuiese), si prende una pista sterrata, in alcuni punti inerbita, che si sviluppa in leggera salita.

Dal dosso si possono notare le frazioni di Vignano, di Stramare e, in lontananza, i paesini carsici Crociata di Prebenico e di Plavje sul versante sloveno. Dopo pochi minuti si incontra la strada che conduce all’abitato di Plavje, in Slovenia. La si percorre un brevissimo tratto in leggera discesa in direzione E/N-E e quindi, imboccata la rotatoria, si prosegue su tratto asfaltato verso Strada per i Laghetti. Al termine di quest’ultima, proseguendo per un sentiero e seguendo le indicazioni dei cartelli informativi, si giunge ai Laghetti delle Noghere.

I laghetti sono formati dal riempimento di alcune vecchie cave d’argilla e costituiscono un importante elemento di biodiversità tanto da essere stati riconosciuti biotopo della Regione Friuli Venezia Giulia.

Per il ritorno a Muggia si prende la linea 47 e, quindi, dalla Stazione delle Corriere della cittadina si prendere la linea 7 e ritornare a San Bartolomeo-Lazzaretto, punto di partenza.