VIAGGI DIGITALI D’AUTORE: Carlo Michelstaedter e la Gorizia d’inizio secolo: gli anni inquieti nella città luminosa
Itinerari d'autore: da un’idea di pordenonelegge
Carlo Michelstaedter, il celebratissimo poeta e filosofo dell’inizio del secolo scorso, morto suicida a soli ventitré anni è l’autore attraverso cui raccontiamo la città di confine, Gorizia, sospesa tra diverse culture e territorialità, una sorta di cerniera di luoghi e identità, la patria perfetta per uno scrittore come Michelstaedter, uomo in bilico fra scelte espressive diverse, sensibile e inquieto.
«Le sue poesie, alcune davvero meravigliose – ci segnala Antonio Riccardi - hanno molti richiami alle zone intorno a Gorizia: Michelstaedter aveva un senso della vita fortissimo e i dintorni della città hanno rappresentato per lui un importante riferimento».
Palazzo Paternolli, nella bella piazza della Vittoria, dove lo scrittore si incontrava con gli amici e nella cui soffitta si suicidò, via Rastello e le sue suggestioni, la statua dedicata allo scrittore, il quartiere ebraico con le belle case con i balconcini affacciati sulla Sinagoga infin, in terra slovena, il suggestivo cimitero ebraico di Valdirose dove il giovane intellettuale riposa, ancora una volta sospeso tra due terre.