Descrizione
La mostra personale di Matteo Girola vede esposte per la prima volta otto opere, già presenti in anteprima in occasione del Centrale Festival di Milano (3-5 ottobre 2025) a cura di Luca Panaro, tratte dal libro omonimo pubblicato da studiofaganel a marzo di quest'anno.
Viewfinders è un lavoro che negli anni ha subito diverse forme editoriali: da dummy sviluppato durante un laboratorio di Chippendale studio Milano, a libro d’arte con una piccola tiratura realizzato in selfpublishing, fino a diventare un libro da noi pubblicato. Seppur con un’ampia tiratura è rimasto un libro d’arte per molte caratteristiche, legate ai materiali utilizzati, la rilegatura (fatta a mano) e soprattutto per quel che riguarda la stampa che ha visto la combinazione dell’off set con la tecnica Risograph (i ritratti dei viewfinders).
Infine il progetto giunge alla forma di opera d’arte e sceglie di esserlo in stretta connessione con il libro: così le opere saranno ancora dei ritratti fluttuanti sullo sfondo neutro, ancora stampe Risograph su una carta identica a quella utilizzata per l’edizione.
Il progetto nasce come risultato di una lunga ricerca sui manuali d’uso delle macchine fotografiche, in cui sono state individuate delle immagini descrittive ma in modo improprio dell’uso del dispositivo. Queste immagini ritraggono così dei personaggi che guardano nel mirino (viewfinder) e nel gesto sbagliato e alternativo di tenere la fotocamera sottosopra risultano dei cercatori di nuove vedute (viewfinders). Tra le diverse riflessioni il lavoro suggerisce la necessità e la bellezza di ricercare punti di vista diversi e insoliti per guardare la realtà, anche grazie all’incontro magico con una macchina fotografica e con la fotografia, esattamente come l’autore stesso ha fatto riconoscendo e trovando questi ritratti in un vasto “archivio” di immagini.
In esposizione anche altri due progetti. "Luce dei miei occhi" (2019), in cui l'artista utilizza delle immagini di un esame diagnostico oftalmologico, trasferite su una diapositiva, rivelando a sé stesso e ai visitatori la mappa dei suoi occhi, attraverso una scultura che assomiglia a un tabernacolo magico e a un obsoleto strumento medico.
E una selezione di immagini dalla serie "Just a souvenir" (2015), che deriva da una raccolta di migliaia di immagini misteriose prodotte dai primi cellulari con fotocamera, caricate online da autori anonimi, e infine conservate e selezionate dall'autore.
Una ricerca quella di Girola che, pur utilizzando diversi linguaggi operativi, procede nel tracciato della fotografia contemporanea, esplora la natura delle immagini tra realtà e finzione, tra archivi e propria produzione, soffermandosi sulla loro incertezza, modificazioni e riproducibilità, e riflette sulla possibilità di una reale comunicazione fotografica.
Inaugurazione sabato 15 novembre alle ore 18.30
Sarà presente l'autore, che dialogherà con il critico d'arte Daniele Capra
La mostra sarà visitabile fino al 16 gennaio 2026, nei seguenti orari:
da lunedì a venerdì 16.00—19.00
sabato e mattine su appuntamento
Ingresso libero
Organizzato da:
Sara Occhipinti, Marco Faganel
Mostre, Interesse locale
sabato 15 novembre 2025 - venerdì 16 gennaio 2026
Gorizia
Studiofaganel, viale XXIV Maggio 15/c
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