Nelle foto: Luciano Lazzaro durante i lavori della pista
Il 29 dicembre nasce il nuovo impianto da Camporosso. Nello stesso viene costruita la pista, firmata Luciano Lazzaro e costruita dalla Wieser di Campo Tures, è pensata per turismo e gare internazionali. All'inizio, l’innevamento artificiale copre solo i due muri finali. Ma la visione è chiara: fare grande la montagna friulana.
🔥 2005 – Il fuoco che non spegne un sogno
L’8 novembre 2005, un incendio distrugge la stazione a monte della telecabina. Per molti è la fine. Ma non per Tarvisio. Con la tenacia tipica della gente di montagna, il miracolo avviene: il 20 gennaio 2006, l’impianto riapre. Una rinascita in tempo record. La Di Prampero è viva. Più forte di prima.
Velocità, tecnica, spettacolo: la consacrazione e adeguamenti per eventi internazionali
🔹 2001 – Messa in sicurezza e omologazione FIS
In vista dell’assegnazione delle Universiadi Invernali 2003, la pista viene messa in sicurezza secondo gli standard FIS. Il lavoro di omologazione e adeguamento fu fortemente supportato da Helmut Schmalzl, ex allenatore della nazionale italiana e poi Race Director FIS per la velocità maschile. In suo onore, una curva della pista (prima della stazione intermedia) prende il nome di "Curva Schmalzl".
🔹 2002–2012 – Dieci anni di adrenalina
- 3 Coppe del Mondo femminili
- oltre 60 gare di Coppa Europa
- Mondiali Juniores 2002
- Universiadi Invernali 2003
La Di Prampero si impone nel circuito internazionale. Un mix perfetto tra pendenza, velocità e visibilità.
🔹 2005 – Primo sopralluogo FIS per la Coppa del Mondo
L'ispezione tecnica viene condotta da Kurt Hoch e Jan Tischhauser (FIS), che suggeriscono una variante al tracciato, poi realizzata nel 2006: la Variante FIS, per rendere il tracciato ancora più sicuro e competitivo.