Una passeggiata di circa un’ora da fondovalle permette di raggiungere questo
luogo incantato a mille metri d’altitudine, un luogo
magico dove il tempo sembra davvero essersi fermato: gli
stavoli di Orias.
Lungo il percorso, a mano a mano che si sale, è possibile ammirare verso il basso i tetti caratteristici delle case di
Osais, in lontananza il borgo degli orologi
Pesariis e di fronte gli stavoli di
Selva di Pieria. Una volta arrivati al traguardo il panorama si apre a 360 gradi sulle vette circostanti: passando dalle cime rocciose e frastagliate delle
Dolomiti Pesarine a nord, a quelle arrotondate e verdeggianti a sud, che separano la Val Pesarina dalla conca di Sauris, fino alla caratteristica
Creta di Mimoias a Ovest e ai monti
Zoncolan,
Arvenis e
Tamai verso Est.
Gli Stavoli di Orias sono un gruppo di
12 costruzioni rurali tipiche di montagna, denotate da un’architettura spontanea, povera ma essenziale, di matrice contadina. Utilizzate dai contadini come
stazione intermedia durante i periodi di monticazione verso e di ritorno dagli alpeggi, la loro struttura interna veniva realizzata proprio
in funzione dell’attività agricola: il piano terra era destinato alla stalla con attigui una cucina e un ripostiglio per latte e formaggi mentre al piano superiore, accanto al fienile, veniva ricavato un piccolo vano per dormire.
La struttura è generalmente costituita da una
muratura di sassi e lastre color grigio e ocra e dal
tetto a due spioventi, realizzato con
scandole di legno che poi nel tempo sono state sostituite da
tegole di argilla. Peculiari le aperture, composte da
grate in
legno che permettevano l’areazione e l’essiccazione del fieno.
Gli Stavoli di Orias sono stati inseriti fra i
luoghi del cuore del
FAI (Fondo Ambiente Italiano), il censimento dei luoghi italiani da non dimenticare.
Inoltre, il borgo rurale può vantare anche
esperienze cinematografiche: qui, infatti, è stato ricostruito il villaggio del mugnaio autodidatta Domenico Scandella detto anche
Menocchio, il protagonista dell’omonimo film diretto dal regista Alberto Fasulo (2018).
Come arrivare
Il borgo di Orias
si raggiunge a piedi da fondovalle attraverso due itinerari:
-dalla frazione di Osais (Prato Carnico) proseguendo lungo la strada comunale asfaltata verso Truia e poi Orias per circa 2.5 chilometri e con un dislivello 270 m.
-dalla frazione di Pieria (Prato Carnico) proseguendo lungo una strada sterrata verso Truia e infine verso Orias sulla strada asfaltata per un totale di 2.4 chilometri circa e un dislivello di 333 m.
Maggiori informazioni
Ufficio Informazione e Accoglienza Turistica
Tel. 0039 0433 69420
info@comune.prato-carnico.ud.it