Lungo il corso del Tagliamento, tra gli importanti
ponti di Pinzano e di Braulins (tra
Gemona del Friuli e
Trasaghis) si trova su una strada secondaria il
ponte di Cornino, diviso in due parti dall'
Isolotto del Clapat. Questo passaggio collega la zona di
Majano con
Forgaria e fu l'ambientazione di un episodio molto significativo nei giorni della
ritirata italiana dopo la
disfatta di Caporetto.
Su questo lembo di terra in mezzo al letto del fiume friulano si organizzò la difesa delle retroguardie italiane con l'intervento delle Brigate Genova e Siracusa. Il reggimento di fanteria bosniaco arrivò nei pressi dell'Isolotto la sera del 2 novembre 1917 e lo superò il 4 dopo una furiosa battaglia. A quel punto i progetti del Comando Supremo di resistere quanto più possibile lungo questa linea andarono in fumo ed i soldati furono costretti a riorganizzare il
nuovo fronte sul Piave in tempi rapidissimi.
Vista l'urgenza con cui gli italiani si erano preparati per contenere l'avanzata nemica, oggi non sono visibili resti di trinceramenti e di postazioni per mitragliatrici. I due giorni di resistenza sono però testimoniati dalla
lapide dedicata proprio alle due brigate italiane che qui si sono distinte. Per poterla vedere è necessario percorrere 350 metri dall'inizio del ponte ed imboccare l'unica strada sterrata sulla sinistra che scende verso l'isolotto.