Al termine della Prima Guerra Mondiale molti Stati avevano scelto di ricordare attraverso dei simboli patriottici il grandissimo numero di caduti che non era stato possibile identificare. Nasceva in questo contesto la figura del Milite Ignoto, ovvero il feretro di un soldato senza nome che doveva rappresentare tutti i dispersi nei campi di battaglia. In Italia l'iniziativa venne presa nel 1920 e fu deciso che la salma avrebbe riposato al Vittoriano, l'immenso monumento dedicato al primo re d'Italia in piazza Venezia a Roma.
Sempre con una forte carica simbolica ed emotiva, la scelta del feretro da traslare nella capitale fu affidata a Maria Bergamas, madre di un giovane irredento disperso durante la Grande Guerra. Maria all'epoca abitava a Trieste ma era nativa di Gradisca d'Isonzo, una cittadina a pochi chilometri da Gorizia e dai campi di battaglia del Monte San Michele e Sei Busi. Nello stesso paese era nato il figlio Antonio, morto nel 1916 nei pressi del Monte Cimone, sull'Altopiano di Asiago.
A Gradisca d'Isonzo, in Via Bergamas 37, esiste ancora la casa dove Maria ed Antonio abitarono prima di trasferirsi a Trieste. Un'epigrafe ricorda: "In questa casa nacque Antonio Bergamas che irradiata la giovinezza dell'ideale di Mazzini il XVIII giugno MCMXVI nel nome santo d'Italia suggellava sul Cimone la sua fede col sangue". È facilmente raggiungibile partendo da Via Piazzale Unità d'Italia, nei pressi della Colonna della Redenzione.
INFORMAZIONI
Via Bergamas, 37
I-34072 Gradisca d'Isonzo (GO)
PER MAGGIORI INFORMAZIONI
via Ciotti, 49
I-34072 Gradisca d'Isonzo (GO)
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