La prima uscita di pesca dell'anno in Friuli Venezia Giulia è sempre carica di emozioni dopo la lunga astinenza invernale e si trasforma in una festa tra amici pescatori.

Quest'anno si è optato per il fiume Ledra, nell'ambito dell'Ecomuseo delle Acque del Gemonese, che offre ottimi spot di pesca nella zona di Artegna e Buja, dove trovare grandi soddisfazioni nel catturare scaltri pesci selvatici, quali trote marmorate e temoli pinna blu.

I miei amici pescatori ed io pratichiamo la pesca a mosca, che viene considerata una forma d'arte, e rigorosamente il catch & release: le nostre mosche, costruite nelle lunghe serate d'inverno, sono prive di ardiglione e lo scopo primario non è ferire il pesce, vivendo appieno la nostra passione in modo ecosostenibile.

Dopo essere arrivati al fiume e dopo numerosi lanci andati a vuoto, ecco apparire un temolo di notevoli dimensioni. Devo scegliere la mosca giusta per “ingannarlo” e lentamente mi avvicino... con un lancio curvo di precisione gli metto la “mosca al naso” e lui con un guizzo la ghermisce.

Per il pescatore questo è un momento adrenalinico e inizia il combattimento: bisogna stancare il pesce e lentamente portarlo al guadino. In questo caso è un bellissimo temolo dalla pinna blu, autoctono della nostra regione. Dopo la foto di rito, lo faccio ossigenare per rimetterlo in forze e lasciarlo tornare al suo habitat naturale...ciao amico!

L'emozione e la tecnica di questa cattura saranno poi oggetto di coloriti racconti agli amici, quando stanchi, ma soddisfatti, ci incontreremo in osteria davanti ad un ottimo bicchiere di vino accompagnato da un croccante frico friabile, fino alla prossima avventura.