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3 aprile 2017

Esperienze asinine a misura di famiglia

3 aprile 2017
Sabrina Pellizon

Esperienze asinine a misura di famiglia

La maggior parte di voi, probabilmente, si sarà incuriosita leggendo il termine “asinine”. All’orecchio suona, in effetti, un po’ forzata, ma è la parola giusta per descrivere l’esperienza di cui vi voglio raccontare e che ha come protagonisti i miei tre amici dalle orecchie lunghe, grazie ai quali, negli ultimi quattro anni, un po’ per scelta e un po’ per caso, ho iniziato a dedicarmi al mondo asinino.
 
Lasciate che ve li presenti
 
Il primo si chiama Noè, asino di ormai ventun anni, di probabile razza Amiatina, entrato nella mia vita quattro anni fa e diventato ormai fedele compagno di passeggiate nel verde del mio Preval. Le altre due mie compagne di avventura si chiamano Lavanda e Mary, rispettivamente di tre e sei anni. Mamma e figlia, di probabile razza Martina Franca, hanno trovato casa in un bellissimo agriturismo sito sulle alture attorno a Fogliano Redipuglia, che la domenica apre le porte a chi desidera trascorrere delle ore nella ruralità a contatto con tantissimi animali che pascolano liberamente. Con Lavanda e Mary, dall’anno scorso ho iniziato a proporre dei laboratori di ono-didattica che mi hanno permesso di condividere con famiglie e bambini tutto ciò che di meraviglioso ho letto, imparato, studiato e appreso personalmente su questi straordinari animali tanto sottovalutati, contribuendo così a riscattarli dai falsi stereotipi che si sono creati su di loro. Al contrario, infatti, sono creature intelligenti, riflessive e capaci di sorprendere con la loro simpatia e curiosità. Il turismo someggiato, nella sua accezione più classica, prevede la percorrenza a piedi di tratte più o meno lunghe, con l’ausilio degli asini per il trasporto di zaini e rifornimenti, in modo da rendere più leggera e agevole la camminata agli escursionisti, con la possibilità di salire in groppa agli animali. L’ono-didattica, invece, abbinata a una passeggiata a passo d’asino, dà risalto all’aspetto emozionale e relazionale che quest’attività è capace di regalare a chi la pratica e che, a mio avviso, è la vera essenza di un’esperienza asinina. Infatti, l’asino è maestro e compagno di viaggio, che ci affianca nell’esplorazione, senza necessariamente dover essere cavalcato o caricato di pesi. È un compagno ideale per chi vuole godere del paesaggio lentamente e in silenzio: è calmo nel suo procedere, permettendo così di concentrarsi su profumi, suoni e dettagli dell’ambiente. Al tempo stesso è un animale molto prudente, tanto che anche un piccolo ostacolo, come la presenza di acqua, di un fossato o di un tombino, può intimorirlo e bloccarlo. È in questi momenti che devi entrare in empatia con lui, rassicurarlo e facendogli sentire che si può fidare di te. Quando si lascia andare, capisci che ce l’hai fatta ed è una grandissima soddisfazione. Camminare al suo fianco richiede, pertanto, l’instaurarsi di un rapporto di fiducia, è un dare e un ricevere, ed è questo a rendere ogni attività un’autentica esperienza relazionale. Una passeggiata a passo d’asino o un laboratorio di ono-didattica è un’esperienza insolita per tutta la famiglia: per gli adulti è un invito a rallentare, ascoltare e osservare. Per i bambini è un'occasione per conoscere un amico e un maestro dolce e affettuoso, che insegnerà loro a essere pazienti, collaborare e stare assieme con semplicità, stimolando lo spirito di osservazione e la curiosità. Le passeggiate con Noè e le attività di ono-didattica con Mary e Lavanda mi hanno dimostrato quanto interesse e curiosità suscita la vista di questi dolcissimi animali. Attirano gli sguardi dei passanti, dei ciclisti e degli automobilisti, che immancabilmente si fanno scappare un sorriso e si fermano per accarezzarli, fotografarli e per conoscere la loro storia. È raro vederli e, ancor di più, se passeggiano per il paese o per un sentiero. Ciò che più mi colpisce durante i laboratori è che oggi i bambini, fortunatamente, non associano l’asino all’ignoranza e alla stupidità, come invece la tradizione ci ha sempre tramandato. Al contrario, lo identificano come animale intelligente, anche se tendono comunque a considerarlo inferiore al cugino cavallo. Questo, solitamente, mi dà lo spunto per iniziare a lavorare su verità, falsità e sulla storia di questi animali, prima di cominciare ad interagire con Mary e Lavanda. Un’esperienza asinina sensibilizza bambini e adulti al rispetto e all’amore per la vita animale, oltre che favorire la socializzazione e l’incontro. Con il loro procedere attento e meditato gli asini ci aiutano a osservare con occhi nuovi e curiosi il paesaggio che stiamo attraversando. Il loro passo sarà il nostro, la loro curiosità diventerà la nostra, così come la loro attenzione per suoni, rumori e odori. Potremo così riscoprire quanto è piacevole sentirsi in armonia con la natura, in un tempo che ormai corre troppo in fretta, facendoci dimenticare che ogni tanto fa bene rallentare fisicamente e mentalmente. Sono davvero tante le cose che ho imparato relazionandomi con loro: cose che prima davo per scontate o banali, ora hanno acquistato valore. Passo dopo passo, zoccolo dopo zoccolo, camminando a ritmo lento, seguendo l'andatura calma e meditata del mio Noè, ho imparato a essere più riflessiva e prudente e ho capito che la lentezza è un pregio, che troppo spesso sottovalutiamo. Come loro, anche noi dovremmo abituarci a prenderci del tempo per conoscere, capire e riflettere prima di agire. Il suo comportamento mi incuriosisce giorno dopo giorno e spesso mi fa sorridere. È bello osservare il suo sguardo attento, la sua sensibilità, la sua prudenza e l'attenzione con cui seleziona le erbe da brucare e gustare a occhi socchiusi. Continue piccole soste per annusare e pascolare, danno anche a me il tempo di "ruminare" pensieri e ricordi. Se siete curiosi di fare un tuffo nel mondo asinino, le occasioni in Friuli Venezia Giulia non mancano. Sono diverse le realtà che propongono passeggiate someggiate e attività ono-didattiche: dalla bassa friulana alla Valle del Cormor, dal Carso Isontino a quello Triestino, dal Pordenonese alle Dolomiti Friulane. Il mio consiglio è di approfittarne perché, credetemi, negli asini c’è molto di più di quanto crediamo! Se in futuro vi capiterà di percorrere le piste ciclo-pedonali nella Piana del Preval, guardatevi bene attorno, potreste vedermi passeggiare con il mio Noè e, se vorrete condividere il cammino, sarete i benvenuti.
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Sabrina Pellizon

La mia esperienza nel mondo incoming nasce come tour leader per poi evolversi in Guida Naturalistica/Ambientale Escursionistica regionale.

La natura, i paesaggi, le tradizioni, i borghi ed i piccoli musei territoriali sono la mia passione e mi hanno portato nell’arco degli ultimi anni a collaborare con alcune realtà per la promozione di una forma di eco-turismo.

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