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Raveo


Il paese di Raveo, circondato da monti, rilievi collinari e dai torrenti Degano e Chiarsò, è inserito nell’ambito del Parco intercomunale delle Colline Carniche, che sviluppa una rete di percorsi in luoghi sia di carattere naturalistico sia storico-culturale, e rientra nel club “Borghi autentici d’Italia”.

Il borgo custodisce, nel suo centro abitato, splendidi esempi di architettura locale sopravvissuti al sisma del 1976, come la Casa di Miàn, che conserva una facciata probabilmente seicentesca che si affaccia sul cortile interno. La facciata posteriore, oggi divenuta principale, risale al secolo XVIII e reca un pregevole portale in pietra del 1768. La Casa di Ucèl, risalente al XVIII secolo, presenta i resti di due arcate a sesto ribassato nella facciata principale. Costruita nello stesso periodo storico, la Casa del Medìli è caratterizzata da un ballatoio ad angolo sospeso al secondo piano, e da un portale ellittico in pietra risalente al 1766.

Da visitare il Santuario della Madonna di Raveo, sorto nel 1619 sul luogo di un’antica chiesetta dedicata alla maternità di Maria, e tramandato come luogo di un’apparizione (origine comune di molti santuari mariani). Si trova lungo un antico percorso che portava ai luoghi della fienagione in località Valide, Luvieis e Pani, e come luogo di sosta privilegiato per la preghiera. Il santuario si connotava come luogo di devozione, in quanto meta di pellegrini attratti dalle vicissitudini miracolose del luogo. Alle spalle della Chiesa si trova l’ex Romitorio di M.te Castellano fondato nel 1686 dai Frati francescani.

Per gli amanti della natura merita una visita la cascata di Cladonde, incastonata fra le fessure della montagna e senza dubbio una delle più belle della Carnia.

Numerose sono le botteghe artigiane: in particolare, Raveo è conosciuto per la produzione dolciaria di biscotti tipici, gli Esse di Raveo, biscotti chiamati cosi per la loro caratteristica forma. Confezionati secondo un’antica ricetta, sono perfetti se accompagnati da un bicchiere di vino bianco o da una tazza di thè. Molto importante per il borgo è la raccolta delle bacche, frutti da cui si ottengono diversi prodotti, tanto preziosi quanto esclusivi: sciroppo, crema di mele e olivello, infusi ai frutti di bosco, liquore e succo di frutta. Nel borgo è attiva la coltivazione e la commercializzazione di prodotti biologici, erbe officinali, savòrs (condimento vegetale costituito da una miscela di erbe e ortaggi misti a sale), aceto di mele, erbe per cucina (basilico, maggiorana, salvia, timo), erbe per tisane (camomilla, lavanda, malva, melissa, menta, rosa canina, tiglio).
Tra le ricette tradizionali ricordiamo: la polenta con le brume, frittelle di zucca, minestre di fagioli, agnolotti di erbe e spezie con burro fuso, gnocchi di prugne e zucca.

Tra le manifestazione principali, nel mese di dicembre si svolge l’evento enogastronomico per eccellenza "Sapori di Carnia", in cui si viene accolti con un dolce benvenuto dalle giovani donne con il costume carnico.