Il Museo Cjase Cocèl di Fagagna, ospitato in un'antica casa rurale chiamata così in quanto abitata a lungo dalla famiglia Chiarvesio soprannominata Cocèl, racconta la vita quotidiana ed il lavoro contadino della gente di collina dall’ Ottocento a metà Novecento.
Si ha l’impressione di trovarsi in un luogo dove il tempo si è fermato. Oltre agli ambienti ricostruiti quali la cucina, le camere, la cantina ed il granaio, è possibile incontrare tra le sale le merlettaie, la filatrice e le tessitrici al lavoro.
Merita una particolare attenzione la sezione dedicata all’ abbigliamento ed alle fibre tessili; peculiarità di Fagagna è la storia secolare del merletto. La Scuola di merletto al tombolo di Fagagna, fondata da Cora di Brazzà, nel 1892, è stata una realtà significativa nel tessuto sociale fagagnese. Agli inizi del Novecento Chino Ermacora le definì “le merlettaie della Regina” e ha fornito con i suoi preziosi pizzi la nobiltà romana fino agli anni ’50 del secolo scorso.
Completano l'esposizione il mulino, la fucina, l'osteria, la latteria perfettamente funzionante e l’aula scolastica risalente ai primi del Novecento. Si potranno incontrare il mugnaio che macina, il fabbro che batte il ferro ed il casaro che lavora il formaggio.