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Villa Anna

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Alle spalle del "Sasso Bucato" è stato ricostruito un alloggiamento per soldati identificato con la sigla M.G.A. H.g.K. 8. Con l'intento di rendere più "umana" l'esperienza bellica a cui erano costretti, molti soldati avevano l'abitudine di dare un nome ai propri alloggi, spesso facendo riferimento alle loro fidanzate o madri. Per questo motivo questa baracca era conosciuta anche come "Villa Anna".

La costruzione, completamente in legno, rende bene l'idea di come vivessero i soldati lungo il fronte alpino e quali fossero le loro esigenze. Le dimensioni sono piuttosto piccole ed il materiale utilizzato, spesso ricavato dai boschi circostanti, doveva resistere al peso della neve che si accumulava in inverno. Allo stesso tempo, doveva avere un buon isolamento in modo che il calore delle stufe non si disperdesse.

Al suo interno si può vedere sulla destra un letto a castello mentre a sinistra un piccolo tavolino è illuminato dalla luce dell'unica finestra presente. Qui è possibile anche lasciare un proprio commento sul libro delle firme.
 
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