La prima parte dell'anello verde segue quella che fu la prima linea austroungarica, chiamata "Vordere Saisera" . Qui i soldati costruirono trincee in legno, terra e rami intrecciati ed erano dotate di scudi metallici per la protezione dei tiratori. Attorno vennero disposti chilometri di reticolati che impedivano eventuali assalti nemici. Inoltre, come si può ben vedere ancora oggi, furono scavati numerosi rifugi ricavati all'interno dei massi erratici presenti lungo tutto il percorso.
Da questa zona partì l'attacco del 18 ottobre 1915 che avrebbe dovuto conquistare le linee italiane dello Jôf di Somdogna, Sella di Somdogna e Jôf di Miezegnot in modo da poter accedere alla Val Dogna. L'attacco venne respinto e così le linee rimasero immutate fino alla fine dell'ottobre 1917.