Palazzo della Regione
Il Palazzo del Lloyd Triestino è stato costruito tra il 1880 ed il 1883 su progetto dell'architetto viennese Heinrich Von Ferstel, per accogliere la sede definitiva della società di navigazione "Lloyd Austro-Ungarico", fondata nel 1836, che assumerà la denominazione di "Lloyd Triestino" dal 1922.
E' il palazzo più imponente di Piazza Unità, in stile eclettico, considerato una tra le più felici interpretazioni del Rinascimento italiano del Ferstel.
Danno risalto alla maestosità della facciata principale gli accurati elementi decorativi, come il fastigio centrale (con il simbolo del Lloyd affiancato da due vittorie, due giovanetti e dalle statue di Eolo, Mercurio, Vulcano e Nettuno) e le due stupende statue muliebri, collocate ai piedi della facciata entro due nicchie absidate, quella di sinistra raffigurante Teti, simbolo dell'acqua dolce, quella di destra Venere, simbolo dell'acqua di mare.
La facciata verso il mare è caratterizzata da un corpo di fabbrica sporgente al centro, sul quale si ergono quattro colonne di ordine gigante e due statue, che ricordano Leucotea, dea protettrice dei marinai e Urania, protettrice della poesia astronomica.
Tutti i gruppi scultorei esterni sono stati ideati da due artisti viennesi, Pokorny e Haerdtl, e realizzati dalla "Società degli operai di Trieste" in pietra di Grisignana d'Istria.
Ornano l'atrio dell'ingresso principale due grandi sculture marmoree raffiguranti l'Intelligenza e il Lavoro, firmate, rispettivamente, da Ivan Rendic e Francesco Pezzicar.
All'interno sono assolutamente degni di rilievo il monumentale scalone d'ingresso in pietra del Carso con colonne e pilastri in marmo rosso di Verona, i candelabri di Albert Milde e lo splendido salone delle sedute e delle feste, ove spiccano due grandi ritratti dell'Imperatore Francesco Giuseppe e dell'Imperatrice Elisabetta e due pregevoli lampadari di Murano pendenti da un bellissimo soffitto a cassettoni.
Le pareti ed i soffitti di sale e saloni sono impreziositi da raffinate decorazioni e stucchi eseguiti dal triestino A. Pelolli.
Della ricca dotazione di opere d'arte del palazzo si segnalano i grandi quadri di Giuseppe Barison con i ritratti di Re Vittorio Emanuele III e della Regina Elena e le due tele intitolate all'Industria ed al Commercio, il ritratto virile di Umberto Veruda e la scultura in bronzo di Giovanni Mayer raffigurante l'Allegoria delle messi e della fertilità della terra.
A seguito della costruzione, nel 1986, della nuova sede societaria nell'area dell'ex fabbrica macchine a S.Andrea, il palazzo è stato ceduto all'Amministrazione Regionale, che vi ha insediato il 7 giugno 1991 la Presidenza della Giunta.