Anche altre località della regione conservano tracce della presenza ebraica nel corso dei secoli, a cominciare dall’antica Aquileia dove le testimonianze, oggi conservate nel
Museo Paleocristiano, risalgono ai primi secoli dell’era cristiana. Nel
Museo Archeologico Nazionale di Cividale sono conservate invece alcune lapidi recuperate dall’antico cimitero risalenti all’età moderna, mentre a San Daniele del Friuli esiste tuttora un cimitero ebraico aperto nel 1734. Anche Gradisca d’Isonzo, in provincia di Gorizia, conserva un piccolo cimitero della fine del XVIII secolo: a partire da questo periodo, infatti, è soprattutto la zona più orientale della regione, sottoposta al dominio asburgico, ad ospitare le comunità ebraiche spesso espulse dai territori della Repubblica di Venezia a cui appartiene la zona più occidentale del Friuli.
A Gorizia, il quartiere ebraico fu centro di intense attività economiche e commerciali, ma allo stesso tempo era una zona residenziale con un cuore religioso. La sinagoga, ora non più adibita al culto, ospita il museo
Piccola Gerusalemme sull'Isonzo dedicato alla storia dell'ebraismo a Gorizia.