Canebola - Bocchetta di Sant’Antonio
[secolo XV]
La cappella ricorda un tragico evento accorso durante la ritirata di Caporetto. Il 27 ottobre 1917 un soldato italiano difese ad oltranza, a costo della propria vita, la postazione che aveva consolidato in questo luogo, pur di rallentare l’avanzata delle truppe austroungariche. Di ciò resta una lapide a memoria del sacrificio, che recita: Un fante improvvisatosi mitragliere/da questo valico per 36 ore col suo eroismo/contestò il passo ed impedì l’avanzata/ad una intera Divisione nemica, /finché sopraffatto dal numero, /venne travolto e trucidato in questa cappelletta. Sul banco roccioso ove sorge la cappella vi sono tuttavia importanti tracce antichissime: nel 2006 sono state individuate e documentate alcune incisioni di forma tondeggiante od ovoidale; si tratta di 10 “cerchietti” con un punto al centro del diametro di circa 10 cm; l’esecuzione, avvenuta con la tecnica della martellina, è curata e risalirebbe addirittura al 3000 a. C. Tale tipo di incisioni sono diffuse in tutto l’arco alpino, non solo in Val Camonica, e rappresenterebbero il disco solare. Le raffigurazioni sono state ricoperte per preservarne la conservazione.
(Testi, raccolta e selezione immagini di Manuela Castagnara Codeluppi)
ph. Giacomo Toffoletti, Archivio Comune di Faedis
ph. Giacomo Toffoletti, Archivio Comune di Faedis
ph. Giacomo Toffoletti, Archivio Comune di Faedis
ph. Giacomo Toffoletti, Archivio Comune di Faedis