Prosekar: il vino antenato del prosecco dal fascino eroico
Tania Andreutti
CREATOR STORIES
Il vino Prosekar, prodotto nelle terre della provincia di Trieste, rappresenta un'antica tradizione che ha dato origine al celebre Prosecco. I vigneti si estendono lungo le terrazze, dette pàstini, della costa tra l'Altipiano carsico e il castello di Miramare, nei pressi dei paesi di Contovello, Prosecco e Santa Croce.
Il suo nome deriva dalla lingua slovena e significa letteralmente "di Prosecco", in riferimento al toponimo del paese di Prosecco/Prosek. Questi vigneti, creati secoli fa dagli agricoltori locali, sfidarono la pendenza del territorio mediante la costruzione di caratteristici muretti a secco per creare aree coltivabili a terrazzamento.
Purtroppo, dopo la Seconda guerra mondiale, le condizioni geografiche estreme e la faticosa lavorazione, esclusivamente manuale, nonché la devastazione dei vigneti causata dalla fillossera e altre ragioni di natura socio economica, costrinsero i viticoltori al progressivo abbandono della viticoltura e dei terreni in questo territorio.
Nonostante le difficoltà geografiche e le avversità storiche, il Prosekar sta vivendo una rinascita grazie alla passione di una nuova generazione di vignaioli che ha deciso di valorizzare i vigneti ereditati dai propri avi.
La storia millenaria della produzione vitivinicola sul Costone triestino vanta una storia millenaria.
Questo vino frizzante, anticamente ottenuto da un uvaggio di tre vitigni autoctoni – gargania (l’attuale vitovska) malvasia e glera ha una documentazione storica significativa che ne attesta la sua fama e il suo valore.
Il Prosekar è un vino che affonda le sue radici nella storia del territorio di Trieste, rappresentando un legame millenario tra l'uomo e la terra. Queste terre erano già note ai tempi degli antichi romani come luoghi dove si producevano vini peculiari, infatti qui, già nel lontano 77 d.C., si produceva il famoso vino Pucino (probabilmente l’antenato del nostro Terrano), decantato nel "Naturalis Historiae" da Plinio il Vecchio, il quale attribuiva a questo vino particolari qualità medicinali.
Fin dai tempi antichi, il Prosekar, chiamato “vino di Prosecco” e anche Prosecker wein in tedesco, era apprezzato alla corte degli Asburgo, e fino al Settecento era conosciuto come ribolla di Trieste, sebbene non avesse alcuna connessione con la ribolla gialla se non una lontana parentela genetica. Una delle prime testimonianze del "vino di Prosecco" risale al 1548, nell'opera di Pier Andrea Mattioli.
Un aspetto importante da sottolineare riguarda il vitigno glera, da cui viene prodotto attualmente il Prosecco. Questo vitigno autoctono ha origini proprio nella provincia di Trieste. Tuttavia, le difficoltà legate al lavoro sui ripidi pendii del costone carsico hanno portato gradualmente all'abbandono di queste vigne, un fenomeno che si è verificato anche nelle Cinque Terre in Liguria.
Viticoltura Eroica: La Sfida dei Terreni Carsici
Il Carso ha un terreno calcareo e nei vigneti è tipica la presenza della terra rossa. Qui abbiamo dei vini fruttati e minerali. Terre rocciose, aride, frustate dalla Bora, difficile da lavorare.
Il Breg (i pastini tra Carso e il golfo di Trieste) è diverso: il terreno è argilloso e marnoso (flysch). I vini prodotti qui presentano aromi fini e che si prestano all'invecchiamento. A causa delle pendenze e dei terreni impervi, in quest’area si parla di viticoltura eroica.
La viticoltura eroica rappresenta una forma di coltivazione impegnativa, caratterizzata da condizioni estreme rispetto alla viticoltura tradizionale. Questa zona, con la sua posizione arroccata sul mare offre un ambiente difficile da gestire. Le superfici rocciose, tipiche del territorio, insieme alla pendenza del terreno e al clima impervio, creano sfide uniche per i viticoltori.
Le terrazze, sostenute da muri a secco riconosciuti in altre zone del mondo come Patrimonio mondiale dell'umanità UNESCO, offrono un'area coltivabile limitata. La scarsità di acqua, le pendenze ripide e la presenza del vento Bora rendono la viticoltura sul Carso un'impresa eroica.
Il Clima e il Terreno: I Tiranni Benefattori del Prosekar
Il clima e il terreno giocano un ruolo fondamentale nella produzione del Prosekar, contribuendo alla creazione di vini di altissima qualità. L'influenza termica del mare crea condizioni climatiche particolari sui terrazzamenti. Il clima submediterraneo, mitigato dalla brezza marina, conferisce ai vini sapori iodati e salini. Le forti escursioni termiche favoriscono la concentrazione di sostanze aromatiche nella buccia dell'uva, regalando profumi ricchi ed eleganti. La Bora, vento tipico di Trieste, riduce lo sviluppo di malattie e mantiene l'uva asciutta e ben ventilata. L'orientamento dei vigneti permette un'eccellente insolazione estiva e riduce i rischi di brinate primaverili. Il terreno di flysch, di origine eocenica, dona ai vini una grande mineralità e una piacevole freschezza.
Il Metodo Ancestrale: Il Fascino del Vino Prosekar
Il Prosekar è prodotto con il metodo ancestrale, noto anche come metodo antico o vino Col Fondo. Questo laborioso metodo di produzione rappresenta un'alternativa al metodo Charmat e al metodo Classico. Dopo una leggera pressatura delle uve, che permette di estrarre i lieviti autoctoni presenti sulla buccia, segue la fermentazione in botti di acciaio inox a temperatura controllata. La fermentazione viene interrotta tramite travasi continui, preservando una quantità sufficiente di zuccheri e lieviti che riprenderanno la fermentazione naturalmente dopo l'imbottigliamento. Durante la rifermentazione in bottiglia, senza l'aggiunta di zuccheri o lieviti esterni, si sviluppa la spuma piacevole e una maggiore complessità organolettica. La sboccatura, cioè l'eliminazione delle fecce dei lieviti, può essere eseguita o evitata, determinando un vino limpido o leggermente velato, che esalta le caratteristiche del vitigno.
Caratteristiche Organolettiche e Abbinamenti con il Cibo
Il Prosekar è un vino spumante secco o dolce, di colore giallo paglierino tenue con riflessi verdolini. Composto da tre vitigni autoctoni del Carso (vitovska, malvasia e glera), presenta delicati sentori di frutta a polpa bianca, fiori bianchi e un accenno erbaceo. Il suo sorso fresco e beverino lo rende ideale per l'aperitivo o per accompagnare pasti completi, compresi i dessert. L'effervescenza, la freschezza e la sapidità del Prosekar si abbinano perfettamente a piatti a base di pesce, salumi, primi piatti semplici, formaggi freschi e dolci tradizionali del territorio.
L'Associazione Prosekar e l'Azienda Agricola Klin di Katrin Stoka
L'Associazione Prosekar è stata fondata per promuovere e valorizzare il vino Prosekar. Attraverso attività di ricerca, restauro dei terrazzamenti e organizzazione di eventi culturali, l'associazione si impegna a tutelare i prodotti tipici del territorio e a ottenere il riconoscimento DOP e IGP. Tra i membri dell'associazione ci sono viticoltori, proprietari di terreni, sommelier e appassionati che sostengono la causa.
Katrin Stoka è la forza motrice dell'azienda agricola Klin, aderente alla Strada del Vino e dei Sapori e situata a Contovello-Kontovel. Viticoltrice, vignaiola, sommelier e amante della natura, Katrin coltiva non solo viti, ma anche verdure, frutta ed erbe aromatiche. L'azienda prende il nome dalle terrazze, chiamate "Klinjevetz", che ospitano i vigneti principali e la cantina interrata. Katrin propone esperienze enogastronomiche nel suo vigneto, offrendo ai visitatori un'immersione autentica nella cultura del vino, della natura e del territorio.
Il Prosekar rappresenta un connubio tra storia millenaria, viticoltura eroica e passione di vignaioli come Katrin Stoka. Scopri il fascino di questo vino antenato del Prosecco e lasciati ispirare da un'esperienza autentica nel cuore del Carso triestino.
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