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9 aprile 2025

La Pinza goriziana: il profumo delle feste in Friuli Venezia Giulia

Elisa Dorotea

CREATOR STORIES

Quando arriva il periodo delle feste – Pasqua in particolare – in tante case tra Gorizia, Trieste e dintorni, comincia a diffondersi un profumo inconfondibile: quello della pinza, un dolce soffice, ricco e profumato, che affonda le radici nella tradizione austro-ungarica e friulana.
La pinza goriziana, infatti, è molto più di un semplice pane dolce: è un rituale, una memoria familiare, un dolce che si prepara con lentezza e dedizione.
 

La nostra versione: una ricetta rivisitata

Per questa preparazione ho deciso di dimezzare le dosi rispetto a quelle tradizionali, ottenendo così due pinze: più che sufficienti per godersi il dolce senza esagerare. Anche il lievito è stato leggermente ridotto, per ottenere una lievitazione più lenta e digeribile. Il risultato? Una pinza soffice, profumata, con la giusta dolcezza.
 

Ingredienti per 2 pinze

  • 1 kg di farina forte (tipo Manitoba)
  • 300 g di zucchero
  • 200 g di uova intere
  • 65 g di tuorli
  • 160 g di burro
  • 1 cubetto di lievito fresco
  • 50 g di Marsala
  • Mezzo bicchiere di latte
  • 15 g di sale
  • Scorza di 1 limone
  • Scorza di 1 arancia
  • Semi di mezza bacca di vaniglia

La preparazione: tempo, pazienza e amore

Primo impasto: la base
  • Sciogliere il lievito nel latte tiepido.
  • Aggiungere 200 g di farina e 50 g di zucchero.
  • Mescolare fino a ottenere un panetto e lasciar lievitare fino al raddoppio.
Secondo impasto: profumi e uova
  • Nella planetaria unire 50 g di zucchero, i tuorli, le uova intere, le scorze degli agrumi, la vaniglia, 35 g di burro sciolto, il Marsala e 300 g di farina.
  • Mescolare bene, poi incorporare il primo impasto.
  • Impastare con il gancio fino a ottenere un composto liscio.
  • Lasciar lievitare per circa 2 ore.
Terzo impasto: struttura e forza
  • Unire al composto lievitato la farina rimanente (500 g), il resto dello zucchero (200 g), il sale e il burro fuso.
  • Impastare bene e far riposare per 30-40 minuti.
  • Dividere in 2 panetti uguali e far lievitare ancora per 3 ore in un luogo caldo.
  • Spennellare con burro fuso.

Cottura: il tocco finale

  • Disporre le pinze su una teglia con carta forno.
  • Spennellare la superficie con tuorlo e latte sbattuti.
  • Incidere una Y con un coltello molto affilato e versare un po’ di latte nei tagli.
  • Cuocere in forno statico a 165°C per 35-40 minuti.
  • Se scurisce troppo, coprire con carta stagnola.

Un dolce che racconta storie

Preparare la goriziana è come fare un viaggio nella memoria. Richiede tempo, pazienza e cura, ma ripaga con la sua fragranza unica e il calore che porta in tavola. Perfetta a colazione, magari leggermente tostata, oppure come dolce da fine pasto, magari accompagnata da un buon bicchiere di vino passito.
 



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