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IL PISTUM


Il Pistum è un prodotto tipico della Val Tramontina in Provincia di Pordenone. È un piatto che deriva dalla fermentazione e dallo sminuzzamento delle foglie e delle rape piccole.

Un tempo in tutta la Val Tramontina si apprezzava il lento e cadenzato suono del manarùol sulla pestatha, gli strumenti utilizzati per trasformare le rape in pestato. La ricetta base prevede la cottura in padella con strutto, aglio, cipolla, sale e pepe, a cui viene aggiunto negli ultimi 10 minuti il suf, una polentina liquida preparata con la farina di mais per rendere più morbido e delicato il risultato.

Il Pistum si accompagna bene ai prodotti della norcineria, con un immancabile buon bicchiere di vino rosso, come ad esempio lo Schioppettino, per completare al meglio un indubbio piacere gustativo.

Ingredienti
Per brodo di polenta

  • Brodo vegetale 500ml
  • Farina di polenta 100gr

Per il toc in braide
  • Formaggio di malga 100gr
  • Ricotta fresca 100gr
  • Formaggio di capra fresco  100gr
  • Latte 500ml

Per la brovada
  • Foglie di rapa
  • Aglio
  • Rapa
  • Per completare
  • Pitina


Procedimento
Sbollentare per qualche minuto le foglie della rapa e la rapa stessa, scolare bene e macinare il tutto finemente con abbondante aglio. Nel frattempo, cuocere il brodo e la polenta per circa 45 minuti.

Per il toc in braide aggiungere al latte i formaggi e la ricotta e cuocere a fuoco dolce fino a quando i vari composti saranno amalgamati e avranno la consistenza di una crema.

In un tegame sciogliere abbondante burro, aggiungere il pistum e lasciarlo cuocere a fuoco dolce per qualche minuto. Una volta cotta la polenta aggiungerla al pistum nelle proporzioni che più gradite.

Poco prima di comporre il piatto riponete in un pentolino a tostate un po’ di farina di polenta con una noce di burro fino a brunitura.

Componete il piatto ponendo alla base il toc in braide, a seguire il pistum con il brodo di polenta sopra. Potete guarnire a piacere, l’Antica Corte di Tramonti di Sotto suggerisce alcune fettine di pitina, affettate sottilmente e adagiarle in cima al piatto insieme alla farina tostata per concludere.
Buon appetito!


IL NOSTRO ABBINAMENTO: Schioppettino di Prepotto

Dall’acino scoppiettante in bocca con la sua buccia sottile e tesa, come il nome da cui deriva questo pregiato vino rosso, lo Schioppettino di Prepotto (o Pòcalza in sloveno) si produce con le uve di Ribolla nera, esclusivamente nella Valle dello Judrio. 
Tra le varie tipologie di Ribolla presenti in Regione, si fa strada la Ribolla nera, varietà coltivata sui colli orientali e, oltre confine, in Slovenia, trovando nel territorio collinare e pedecollinare del Comune di Prepotto la zona in cui riesce ad esprimere meglio le sue peculiarità. Si tratta di un territorio che dal 2008 gode del riconoscimento di “Sottozona” di produzione per lo Schioppettino, nell’ambito della denominazione Colli Orientali del Friuli, suggellandone il valore.

Lo Schioppettino è un vino di rara schiettezza, si presenta asciutto, con tannini non pronunciati e un finale piacevolmente amaro. In base al terreno in cui viene coltivato può rivelare una spiccata speziatura se cresciuto su superfici ghiaiose o un’espressione fruttata di bacche, ciliegia, anguria sui suoli argillosi marnosi e sulle terre rosse.