Erwin Rommel (Heidenheim 1891 - Berlino 1944) fu un tenente dell'esercito tedesco durante la Grande Guerra. Sin da ragazzo dimostrò delle capacità fuori dal comune sia nel campo dell'ingegneria (in particolare quella aeronautica) che in quello militare, entrando nel 1910 nel Regio esercito del Württenberg. Allo scoppio della Grande Guerra fu inviato, con il grado di tenente, sul fronte occidentale guadagnandosi nel marzo del 1915 un primo riconoscimento per aver catturato con due soli plotoni un'intera compagnia dell'esercito francese. In questa azione iniziò a dimostrare le sue eccellenti doti tattiche e venne dapprima trasferito in Romania e successivamente sul fronte italiano.
Durante la preparazione dell'offensiva nell'Alto Isonzo (la Dodicesima Battaglia) Rommel venne dislocato nella zona di Tolmino. Il 24 ottobre 1917 con un'azione fulminea riuscì a risalire le pendici dell'altopiano del Kolovrat e ad avanzare rapidamente verso il Monte Matajur, catturando migliaia di soldati italiani e contribuendo attivamente alla disfatta italiana. Pochi giorni dopo guidò una nuova azione nella zona di Longarone attraverso le Prealpi Pordenonesi e la Forcella Clautana che gli valse la Medaglia al Valore "Pour le Merite", il corrispettivo tedesco della Medaglia d'Oro italiana. Nel 1918, con il suo battaglione, prese parte alle battaglie sul Monte Grappa senza ripetere le imprese dell'anno precedente.
Terminata la Grande Guerra, Rommel proseguì nella sua carriera militare in Germania divenendo uno dei più influenti ed apprezzati strateghi dell'epoca. L'ascesa di Adolf Hitler e del nazionalsocialismo lo portarono a combattere anche la Seconda Guerra Mondiale, questa volta col grado di generale. Dopo le prime operazioni in Francia, nel 1941 fu posto al comando dell'esercito nazista in Nord Africa dove fu soprannominato la "Volpe del deserto". Tre anni più tardi fu accusato di aver complottato contro Hitler e morì in circostanze misteriose.