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1 luglio 2020

La spiaggia segreta

1 luglio 2020
Etelca Ridolfo

La spiaggia segreta

L’acqua, si sa disseta. Rinfresca. Nella calura estiva resta una preziosa risorsa ristoratrice.
Ma il mare d’estate, per me che sono pigra, riservata e allergica alle grandi concentrazioni di persone che creano sì tanta allegria ma anche tanta confusione, non è meta di vacanza.
Il mare lo preferisco d’inverno: languido, intimo, profumato.

La frescura dell’acqua in estate però la cerco anch’io e l’ho trovata vicino a casa lungo le sponde del fiume più bello d’Europa: il Tagliamento. Partendo da Venzone, dove tanti anni fa ho scoperto il Pradulin, un’oasi meravigliosa, ho ritrovato scorci analoghi e anfratti segreti lungo tutta la sponda sinistra del grande fiume che cinge a ovest la piana del Gemonese.
 Spiaggette isolate di sabbia finissima, la stessa che ritroviamo a Lignano. Non sorprendiamoci: è proprio il grande fiume che costruisce, piena dopo piena, il nostro litorale occidentale.
Spesso alle spalle ci protegge una quinta vegetale di pioppi, salici e arbusti fioriti che nasconde e dà frescura, rendendo il nostro soggiorno al sole un’emozione primordiale. La stessa che ci fa desiderare lidi lontani e mete balneari all’ombra delle palme.

Il greto sabbioso che preferisco si trova a Osoppo nell’ambito delle Sorgive dei Bars. Ci si arriva in bicicletta partendo dal tracciato dell’Alpe Adria (FVG1) all’altezza dell’area di sosta nei pressi delle risorgive. Attraversato un tratto di vegetazione, si arriva ai prati stabili popolati da splendide orchidee e da grilli canterini per giungere poi, a ridosso del fiume Tagliamento, a una zona steppica punteggiata da cardi e salici selvatici. Poco a monte si raggiunge il greto, in un punto in cui il nastro azzurro dell’acqua arriva a lambire la sponda.

Non smetto di stupirmi per la maestosità di questo selvaggio fiume, per gli scorci meravigliosi che ci regala, per l’acqua cristallina e freddissima se vi si arriva accaldati, per il sole che riverbera sulle ghiaie bianche dandoci la sensazione di sentirci parte di un panorama da cartolina. È così che la vacanza diventa rilassante, rigenerante, a km zero. E per chi viene a visitare il Friuli è un’occasione in più per conoscere e apprezzare questa Terra, che un’illustre scrittore descriveva come un piccolo compendio dell'universo: alpestre, piano e lagunoso in sessanta miglia da tramontana a mezzodì [da: Le confessioni di un italiano di Ippolito Nievo]
 
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Etelca Ridolfo

Un nome ungherese per una friulana d’origine certificata con la passione per la campagna, l’orto e la cucina contadina. Grafica editoriale per lavoro, operatore culturale per affetto alla mia terra, gastronauta per diletto. Vi accompagnerò per mano a conoscere i tesori del Gemonese e a provare esperienze dirette di manualità rurale.

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