Il medico dei pazzi è una delle più spassose commedie di Eduardo Scarpetta, una macchina perfetta dell’equivoco. Scritta nel 1908, racconta la disavventura di Don Felice Sciosciammocca, ricco proprietario terriero – un po’ ignorante, molto ingenuo e ancor più provinciale – che da anni finanzia gli studi di suo nipote Ciccillo. È convinto che il ragazzo si sia laureato in medicina e diriga un prestigioso manicomio. Peccato che Ciccillo, invece di studiare, abbia speso tutto in divertimenti e gioco d’azzardo e sia perennemente minacciato dai suoi creditori.
Quando Don Felice decide di fargli una sorpresa e si presenta a Napoli con la moglie, il nipote, colto alla sprovvista, improvvisa una bugia colossale: la Pensione Stella, dove vive, non è una comune pensione, ma un rispettabile istituto psichiatrico. Don Felice, vedendo gli eccentrici ospiti della pensione, si convince che siano pazienti e, da quel momento, la commedia si trasforma in un vortice di malintesi e situazioni paradossali, scene talmente iconiche da essere entrate nella memoria collettiva del teatro napoletano.
Tra i presunti “matti” spiccano un borioso maggiore dell’esercito, un musicista spiantato e un po’ cleptomane, un attore filodrammatico alle prese con l’Otello, una madre esuberante in cerca di marito per una figlia troppo timida e molti altri personaggi improbabili. Per Don Felice, la Pensione Stella diventa un autentico circo degli orrori, abitato da figure sempre più minacciose, e il suo smarrimento cresce a ogni nuovo incontro. E a un certo punto il più matto di tutti sembra proprio Sciosciammocca, e la sua stessa identità comincia a vacillare.
Di Eduardo Scarpetta
Regia e adattamento di Leo Muscato
Con Gianfelice Imparato
E con (in o.a.) Luigi Bignone, Giuseppe Brunetti, Francesco Maria Cordella, Alessandra D’Ambrosio, Antonio Fiorillo, Giorgio Pinto, Arianna Primavera, Giuseppe Rispoli, Ingrid Sansone e Michele Schiano Di Cola
Scene di Federica Parolini
Costumi di Silvia Aymonino
Luci di Alessandro Verazzi
Musiche originali di Andrea Chenna
Prodotto da: I due della città del Sole / Teatro di Napoli – Teatro Nazionale
Coprodotto da: Compagnia Mauri Sturno
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