Il foliage in Carnia

Conca di Sappada

1. Sentiero per il laghetto Zieglhutte

Proposta adatta alle famiglie con bambini. Si contornano boschi di abete e larice con le spettacolari Dolomiti pesarine a fare da sfondo.
Dettagli: dal parcheggio nei pressi della segheria prossima all’area camper, al di sottò della chiesa di Santa Margherita nel centro di Sappada, il percorso, senza difficoltà, segue le sponde del Rio Storto raggiungendo la zona del lago in circa 15 minuti di piacevole camminata. Dislivello quasi assente.

2. Sentiero per il rifugio Monte Ferro

Escursione dal basso impegno fisico che offre un ottimo punto di vista su Sappada. Nella salita si possono apprezzare gli splendidi scenari della conca grazie a diffusi boschi di larice.
Dettagli: dalla borgata Granvilla presso Sappada, seguendo il sentiero CAI 141, con difficoltà di tipo escursionistico, si raggiunge il rifugio in circa 1.00 ora di ascesa, dislivello 400m ca.

3. Capanna Bellavista

Tranquilla passeggiata adatta a tutti. Offre uno spettacolare panorama sulla conca sappadina dove i colori dell’autunno sono regalati dai prati e dai larici della zona.
Dettagli: dalla piazza di Cima Sappada si prosegue all’interno della borgata verso la strada che conduce alle sorgenti del Piave (indicazioni in loco). Qualche centinaio di metri oltre l’abitato, sulla destra, una strada sterrata conduce, in salita, alla capanna.
Difficoltà escursionistica, tempo medio escursione 0.45 ore, dislivello 230m ca.

Forni di Sopra

1. Il giro dei laghetti a Forni di Sopra

Una facile escursione a fondovalle adatta a tutti, bambini e anziani, percorre il “giro dei tre laghetti”, i tre specchi d’acqua creati dalle acque del fiume Tagliamento. Lungo il tragitto si trovano anche comodi punti sosta e pontili di legno, per potersi fermare e ammirare la natura in trasformazione, i colori autunnali dei boschi e le inconfondibili vette delle Dolomiti Friulane.

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2. Casera Tartoi

Casera Tartoi è una malga dallo stile tipico alpino in pietra, legno di larice e con il tetto ricoperto di scandole e gode di una posizione privilegiata tra le pendici del monte Piova e del monte Tiarfin che, una volta raggiunta, vi regala un panorama indimenticabile.
Dettagli: per raggiungere la casera si percorre la pista forestale con segnavia CAI n.208 - 211. Tempi di percorrenza circa 2.30 ore, dislivello in salita di mt. 804

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Forni Avoltri

1. Lago di Volaia

Uno dei laghi carnici più affascinanti. Saranno il contrasto tra le acque blu, i prati delle dorsali circostanti, il biancore delle rocce e il giallo lontano dei larici a regalare un’emozione indimenticabile.
Dettagli: il lago di Volaia è raggiungibile dal Rifugio Tolazzi, a Collina di Forni Avoltri, con una salita sul sentiero escursionistico CAI 144 in circa 1.45 ore per 600 metri di dislivello positivo

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2. Lago di Bordaglia

Uno dei luoghi più belli del Friuli Venezia Giulia dove godersi le atmosfere autunnali. Lassù le acque del lago riflettono i colori infuocati dei larici all’infinito, per scaldare anima e cuore.
Dettagli: il lago di Bordaglia si raggiunge dalla località Pierabech, nei pressi di Forni Avoltri. Seguendo i segnavia dei sentieri CAI 141 e, successivamente, il CAI 142 la conca del lago si guadagna in circa 2.30 ore per 900 m di dislivello positivo.

Scopri il Lago di Bordaglia

Val Tagliamento e Val Degano

1. Anello di Pani

Una delle escursioni panoramicamente più appaganti del comprensorio carnico, abbracciata dagli estesi boschi di faggio e dalla pianta monumentale solitarias, simbolo di Pani.
Dettagli: Dalla località Forca di Pani, raggiungibile dalla frazione Voltois di Ampezzo, si percorre il sentiero CAI 221 che oltrepassa boschi e radure fino alla strada asfaltata. Lungo quest’ultima, in discesa, si guadagna l’opposto versante in vista del faggio monumentale di Pani e, al successivo bivio, mantenendo la destra si rientra al punto di partenza. Percorso della durata di circa 3.00 ore, difficoltà escursionistica, dislivello totale di 200 m circa.

Scopri l'anello di Pani

2. Le cascate dell’Arzino

In autunno questo angolo di paradiso resta impresso negli occhi di chi lo visita. Sullo sfondo infuocato dei faggi, l’acqua cristallina dell’Arzino si fa strada fra salti e tappeti di muschio verdissimi. Contrasti che vanno vissuti di persona.
Dettagli: la passeggiata ha inizio dal parcheggio nei pressi della Sella Chiampon oltre l’abitato di Pozzis. Arrivando da sella Chianzutan si devia dalla strada principale in corrispondenza del quinto tornante; il parcheggio si trova sulla sinistra poco prima del termine del bosco. Il percorso delle cascate si sviluppa a lato dei salti che il torrente effettua gettandosi nella Val d’Arzino. Consigliabile effettuare andata e ritorno sullo stesso percorso. Tragitto dalla durata di circa 1.00 ora, difficoltà escursionistica, dislivello totale di 100 m circa.

Scopri le sorgenti del Torrente Arzino

3. Bosco bandito di Cleulis

La magia di camminare sull’antico percorso romano che portava al Norico, mentre la natura ti circonda e ti culla in questa escursione ad un passo dal confine italo-austriaco. Anello dedicato a camminatori mediamente allenati.
Dettagli: escursione ad anello con partenza nei pressi della torre Moscarda, poco oltre l’abitato di Paluzza. Oltrepassato il caratteristico ponte pedonale-ciclabile si seguono i resti della strada romana (segnavia CAI 161) lungo boschi e prati fino al paese di Cleulis. Oltrepassata la borgata di Placcis il sentiero vira a destra verso valle. Guadagnata la strada sottostante si oltrepassa la statale 52bis raggiungendo il bar da Pakai e rientrando, lungo la sterrata del Moscardo, al punto di partenza. Anello di durata pari a circa 4.00 ore, dalle difficoltà escursionistiche e dislivello pari a 400 m circa.

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