Dughe/Duge - Parco dei Castagni
Il paesaggio, sui fianchi non molto ripidi delle dorsali, è caratterizzato dai castagneti, coltivati un tempo su larga scala per i frutti, per il legno e come pianta mellifera, diventata di recente oggetto di un importante progetto di recupero. Questi boschi apparivano come un parco, l’insieme di grandi piante di castagno e di un sottobosco pulito, erboso, utilizzato anche per la fienagione, con una densità da 40 a 70 piante ad ettaro. Nei tempi antichi i terreni dei castagneti erano di proprietà collettiva, tenuti a prato e pascolo, mentre l’albero restava in proprietà alla singola famiglia che lo aveva impiantato e da cui traeva i frutti. I castagneti più belli oggi si osservano nella piana di Planino (Tribil Inferiore), con notevole valore paesaggistico, ma sono diffusi anche nei boschi nell’intero territorio comunale. Alle spalle di Dughe e Tribil Superiore il bosco conserva castagni ultracentenari; all’interno del “Parco del Castagno” c’è “Il sentiero dei castagni secolari di Dughe”. Il parco rende fruibile un’area naturale caratterizzata da castagni monumentali e faggete, oltre che dalla presenza di tassi e cinghiali o da qualche ghiandaia di passaggio: è in questi luoghi che sono ambientate molte leggende della narrativa popolare delle Valli del Natisone. Il percorso del parco è adatto a bambini, anziani e disabili.
Il castagno presente in tutte le case e i fienili, forniva le risorse da scambiare con i prodotti della pianura in cambio di beni di prima necessità.
(Testi, raccolta e selezione immagini di Manuela Castagnara Codeluppi)
ph. Caterina Dugaro
ph. Giorgio Bianchi, Archivio MCC
ph. Giorgio Bianchi, Archivio MCC
ph. Caterina Dugaro