L’attuale piazza, già nota come piazza del mercato, “delle donne”, “della fontana” o “forum”, occupa l’isolato a sud-est del cardo massimo, nell’area compresa all’interno della seconda cerchia romana di mura urbane (II secolo d.c.), un’area nella quale gli scavi archeologici eseguiti nel XIX e XX secolo hanno restituito tracce di un
Forum, i resti di alcune
domus e di un importante complesso termale, oltre ad altri reperti di epoca longobarda.
Al centro della piazza spicca la fontana, che dal 1277 porta qui l’acquedotto, ancora in funzione. In origine la fontana era aveva una struttura pensile, su pianta quadrata, una "cappella” dove veniva celebrata la messa nei giorni del mercato. La pensilina venne demolita nel 1803 e la fontana ricostruita nel 1824: oggi la fontana è un catino in pietra piasentina, con parapetto decorato a rilievo, sormontata dalla statua di Atena, proveniente dalla Villa Manin di Passariano.
Ad ovest della fontana nel 1874 venne casualmente ritrovato un sarcofago in pietra di epoca longobarda, considerato la “tomba del duca Gisulfo”, primo duca longobardo vissuto in città, ricca di reperti preziosi. Nel 1898, a 110 anni dalla morte dello storico longobardo Paolo Diacono, la piazza venne a lui intitolata.
Affacciamo qui la
Casa di Paolo Dicono (secoli XIII e XIV) che ha ospitato la prima sede della casa della comunità, e l’ex Monte di Pietà (1494), sede definitiva di un primitivo luogo dei pegni (attivo per opera della comunità ebraica locale dal 1273).
(Testi, raccolta e selezione immagini di Manuela Castagnara Codeluppi)