Majano: una sosta per i pellegrini sull’antica via di Allemagna
A pochi chilometri da Majano, si trova la piccola frazione di San Tommaso. La particolarità di questo piccolo borgo è di trovarsi sulla via Alemagna, una delle vie che, dal Nord Europa, conduceva i pellegrini verso la laguna di Venezia per poi imbarcarsi verso la Terra Santa.
A San Tommaso c’è l’Hospitale di San Giovanni di Gerusalemme, dove i viaggiatori potevano trovare riparo e cibo. Al tempo luoghi come questi erano presenti ovunque, distanti tra loro un giorno di cammino. Oggi invece questo è l’unico rimasto in Friuli Venezia Giulia. La struttura è aperta al pubblico, però in occasione della Giornata Internazionale della Guida Turistica, mi è stato possibile poter fare una visita guidata e poter conoscere meglio la sua incredibile storia. Costruito e gestito dai Cavalieri dell’Ordine di San Giovanni intorno al 1199, inizialmente comprendeva solo la torre, le mura esterne e la chiesa di San Giovanni e aveva la funzione di offrire riparo a viaggiatori e crociati che necessitavano di una sosta per dormire e serrare i cavalli in un luogo protetto da eventuali aggressioni. Il complesso è stato ingrandito nel 1200 con la costruzione del primo piano della Loggia del Priore, e nel 1348 si ha un secondo ampliamento con la costruzione di un secondo piano.
Con il termine delle crociate e la successiva diminuzione dei pellegrinaggi, l’hospitale ha cambiato la sua funzione ed è stato adibito ad uso agricolo nel 1500. Distrutto con il terremoto del 1976, il sito è stato acquisito dal comune e recentemente sta rinascendo a nuova vita grazie a un’associazione che si è occupata del suo restauro. I materiali utilizzati per rimettere in piedi la struttura sono quasi esclusivamente gli originali ritrovati sul posto, travi di legno del tetto del primo piano comprese, restando il più possibile fedeli al progetto effettivo. Osservando i muri è possibile vedere le diverse stratificazioni frutto dei vari lavori di ampliamento, ma anche i grafiti e le scritte lasciate dei pellegrini che dormivano nell’hospitale. Anche la chiesa è stata restaurata. La guida ha spiegato il significato degli affreschi, anche se buona parte è andata perduta con il terremoto. Sul lato sud è possibile vedere ancora parte della Madonna della Misericordia di Nicolutto da Gemona (1350), mentre sul lato Nord sono presenti parte di un probabile San Nicola, di una Madonna con Bambino e quella che si ritiene sia una scena della leggenda di Sant’Eligio di Noyon. L’altare ligneo è del 1500 ed è uno degli originali presenti anche prima del ’76. All’esterno è, invece sono ben visibili i Santi Nicolas, Jacobus e Joannes e San Cristoforo che doveva essere riconoscibile da lontano ai viandanti. L’Hospitale attualmente è un complesso multifunzionale che ospita diverse attività culturali e artistiche, ma a breve potrà riprendere la sua antica funzione. L’associazione Amici dell’Hospitale, che attualmente gestisce la struttura, organizza camminate sul Tagliamento nel tratto che coincide con la via Allemagna. Inoltre, anche per grazie a percorsi più famosi, come il cammino di Santiago e alla via Francigena (che si congiunge con la via Allemagna), c’è una riscoperta di un tipo di turismo slow, che vuole conscere il territorio, seguire dei cammini. Ai piani superiori dell’Hospitale saranno presto collocati dei posti letto per ospitare i novelli pellegrini della via Allemagna!
Sono una grafica e web designer, mi occupo di comunicazione aziendale. Sono appassionata di tutto ciò che ruota intorno al mondo del digitale. Amo la mia terra, il Friuli Venezia Giulia, però sono curiosa e mi piace conoscere posti nuovi. Adoro i gatti, guardare film e serie tv, leggere, ballare.