Come è noto, Trieste è stata un simbolo della Grande Guerra italiana. Durante i mesi di neutralità, il suo nome (così come quello di Trento) veniva scandito in tutte le manifestazioni irredentiste che sostenevano l'entrata in guerra del Regno d'Italia rivendicando l'italianità della città, da secoli amministrata dall'impero austro-ungarico e che l'aveva trasformata in uno dei principali porti d'Europa.
Proprio per questo importante ruolo strategico, la città doveva essere difesa dall'eventuale avanzata italiana, sia via terra che via mare. Per il controllo dell'Alto Adriatico, venne costruita la cosiddetta Trincea del Litorale, un'impressionante sbarramento difensivo che da Duino (nella parte settentrionale del Golfo di Trieste) scendeva giù fino a Cittanova (oggi la croata Novigrad, nella parte settentrionale della penisola istriana), seguendo l'andamento dell'altopiano e sfruttando le caratteristiche uniche del suolo carsico.
Un tratto della Trincea del Litorale riportata alla luce. Oltre al muretto, il terreno scende velocemente seguendo la conformazione del ciglione carsico arrivando in pochi chilometri direttamente al mare.
Alcune sezioni di questo grande sbarramento sono oggi ben visibili all'interno del Parco 40, un percorso della Grande Guerra creato nell'estate del 2017 nelle immediate vicinanze del Santuario Mariano del Monte Grisa, in località Contovello (Trieste).
Si tratta di un percorso molto facile e permette non solo di scoprire una parte di storia della Grande Guerra, ma anche di godere di una splendida vista, nelle giornate terse, sul Golfo e su parte della città. Per poterlo visitare, è sufficiente raggiungere il parcheggio del Santuario e proseguire poi a piedi lungo la stradina asfaltata intitolata a Robert Baden-Powell. Dopo poche decine di metri, sulla destra, il totem con il QR-code (presenti nei pressi di ogni tappa come nel Parco 97 di Prosecco) indica l'ingresso del Parco. Una traccia in mezzo alla vegetazione conduce in circa 10 minuti al primo tratto di trincea. Poco dopo è visibile una secondo tratto di trincea, sempre lungo il sentiero (non numerato) che caratterizza questa prima parte del Parco.
La passeggiata continua lasciandosi sempre alle spalle il Santuario, su un pianoro che molto probabilmente fu sede di una vecchia strada (ben prima della costruzione della famosa Strada Vicentina o Napoleonica che si sviluppa qualche metro più in basso). Dopo circa 400 metri si incontra una nuova traccia sul terreno (a sinistra) la quale porta ad un'ampia strada forestale che conduce direttamente alle due successive tappe, il camminamento con varco e un nuovo tratto di trincea con postazione difensiva. Si prosegue poi ancora per qualche decina di metri fino ad incontrare a sinistra un altro piccolo breve sentiero in salita che si incrocia col sentiero CAI 12. Si svolta nuovamente a sinistra su quest'ultimo e si giunge all'ultima tappa, nella parte più alta dell'intero Parco: qui si possono osservare un'altra postazione fortificata in trincea e, tutto attorno, altre testimonianze dell'epoca come due postazioni interrate e una trincea di connessione. A questo punto, si riprende il sentiero CAI 12 che in leggera discesa riporta alla strada asfaltata percorsa inizialmente. Si svolta a sinistra e dopo circa 500 metri si torna al punto di partenza.
Il totem con il QRCode per ottenere con il proprio smartphone o tablet le informazioni sul percorso.
Per chi desidera approfondire il tema delle difese austro-ungariche attorno a Trieste, a pochi chilometri di distanza in località Prosecco è percorribile il già citato Parco 97 mentre più a nord, a Ceroglie (Comune di Duino Aurisina) si trova il museo all'aperto del Monte Ermada. La visita puoi può essere completata anche con i due cimiteri austro-ungarici della zona, ovvero Prosecco ed Aurisina.